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  1. Ciliegio, come e quando utilizzarlo
    dal web

    By marcel53 il 2 Sep. 2017
     
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    Proprietà del ciliegio

    I peduncoli o piccioli dei frutti ancora acerbi del ciliegio sono utilizzati contro la ritenzione idrica e come coadiuvanti nel trattamento della cellulite, per le loro spiccate proprietà drenanti, conferite dalla presenza nel fitocomplesso di grandi quantità di sali di potassio. Inoltre le mucillagini, i tannini, e i fenoli rendono la pianta un efficace rimedio antinfiammatorio delle vie urinarie, utile nel trattamento delle cistiti, uretriti e nefriti; e come diuretico, per eliminare gli acidi urici nella cura della gotta, dei calcoli renali e della renella.

    Modalità d'uso

    USO INTERNO

    DECOTTO: 1 cucchiaio raso ciliegio peduncoli, 1 tazza d’acqua
    Versare i peduncoli sminuzzatati nell’acqua fredda, accendere il fuoco e portare a ebollizione. Far bollire qualche minuto e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min.

    - Tintura madre di ciliegio: 40 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.





    Controindicazioni del ciliegio

    Il Ciliegio é controindicato in gravidanza e allattamento. Può produrre effetti collaterali in caso di ipersensibilità accertata ad uno o più componenti contenuti nella droga.



    Descrizione della pianta

    Alberello con tronco slanciato ha chioma piramidale, con l'età più tondeggiante. La corteccia, da giovane è liscia rossastra e grigia, ha fasce orizzontali con numerose lenticelle allungate anch'esse orizzontali; con l'età diviene rosso-bruna scura. Le foglie sono leggermente coriacee, lisce, glabre, e lucenti. Ha fiori ermafroditi, lungamente peduncolati, con calice verde e glabro, composto da 5 sepali che si piegano all'indietro e corolla formata da 5 petali bianchi smarginati all'apice. I frutti sono drupe che maturano un paio di mesi dopo l'impollinazione, tonde di circa 1 cm, con epicarpo a maturazione, dolce succoso, edule e di colore rosso cupo, molto ricercato dagli uccelli (avium significa,"degli uccelli") , ma anche dai mammiferi.



    L'habitat del ciliegio
    Originario dell’Asia e della zona del mar Caspio, viene coltivato come albero da frutto, ma vive anche inselvatichito nei boschi o ai margini dei campi, sull'intero territorio nazionale.



    Cenni storici

    Il Ciliegio propriamente detto è il Prunus avium; mentre l’Amareno, detto anche Visciolo o Amarasco è il Prunus cerasum, i cui frutti sono anche chiamati ciliege acide e se ne ricavano uno sciroppo, gustose marmellate, usate frequentemente in pasticceria e un liquore detto Vino di visciole.

    Secondo Plinio il Vecchio il termine latino Cerasos deriverebbe dal nome della città dell'Asia Minore Cerasonte da cui Lucullo avrebbe importato nel I secolo questi frutti. Questa notizia sarebbe poi stata smentita da Plinio il giovane, il quale asserì che la pianta era già abbondantemente coltivata in Gallia.

    Questa ipotesi sembra la più attendibile, in quanto gli studi archeologici hanno scoperto dei ritrovamenti di semi di ciliegio di origine preistorica, avvalorando la tesi che questi frutti siano giunti in Europa attraverso gli uccelli, che ne vanno ghiotti e per questo ragione la pianta è anche conosciuta col nome Prunus avium (che significa "degli uccelli").

    Le proprietà medicinali dei frutti delle molte varietà di ciliegi, oltre che da Galeno e Dioscoride, erano note anche ai medici della Scuola Salernitana (XI sec.) che riportano nei loro testi "...se mangi ciliege ne avrai grandi vantaggi perché ti purgano lo stomaco. Il seme ti toglie i calcoli e la loro polpa gioverà al tuo sangue".

    Anche i peduncoli dei frutti sono stati, e lo sono tuttora, utilizzati come diuretici nella medicina popolare.

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