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Most users ever online was 892 on 23/5/2021, 08:09
Di fiori dalla forma stravagante ne abbiamo descritti parecchi sulle pagine di PolliceGreen, ma quello che andiamo a presentare oggi li batte tutti in quanto a particolarità e stranezza. Parliamo della Dicentra spectabilis, appartenente alla famiglia delle Papaveracee ed originaria di Cina, Giappone ed America Settentrionale.
Si tratta di una pianta erbacea rustica, sia eretta che rampicante, con foglie sottili di colore verde chiaro e fiori molto caratteristici a forma di cuore. Ed è proprio per la particolare conformazione delle infiorescenze che la Dicentra spectabilis viene detta anche Cuor di Maria ed usata per arredare gli altari della Madonna nel mese di maggio, quando esplode nella sua meravigliosa fioritura rosa o bianca (nella varietà Alba).
E veniamo ora al capitolo che maggiormente interessa gli amici di PolliceGreen, ovvero quello relativo alla coltivazione della Dicentra spectabilis. Cominciamo col dire che può essere collocata sia in piena terra che in vaso a seconda della temperatura della zona, prediligendo la posizione ombreggiata (in zone a clima rigido può essere collocata anche in pieno sole). In ogni caso è preferibile riportare la pianta all’interno delle pareti domestiche nel periodo invernale o ripararla con appositi teloni.
Le innaffiature devono essere regolari nel periodo vegetativo, avendo cura di mantenere il terreno sempre umido in prossimità delle radici, ma evitando i ristagni d’acqua. In inverno è bene diminuire i rifornimenti d’acqua, per poi sospenderli completamente nel periodo più caldo dell’anno. Per una buona riuscita nella coltivazione, si consiglia inoltre di fornire alla pianta un buon fertilizzante liquido a base di alghe in primavera.
E concludiamo con un capitolo dedicato alla moltiplicazione, che può avvenire – rigorosamente in autunno – sia per semina che per divisione dei cespi. Nel primo caso è bene lasciare la piantina nel contenitore per almeno un anno, avendo cura di proteggerla dalle intemperie, mentre nel secondo caso si sceglieranno i germogli migliori nella parte centrale del fusto.
a gardenia è un fiore bianco, delicato e di breve durata. Nell’ottocento la gardenia era sinonimo di fiore all’occhiello, mentre negli anni ’20 veniva associata alla figura dell’uomo mondano, come ricorda il famosissimo testo della canzone di Domenico Modugno “Vecchio Frac” “…Ha un cilindro per cappello, due diamanti per gemelli, un bastone di cristallo, la gardenia nell’occhiello e sul candido gilet, un papillon, un papillon di seta blu …”. Oppure veniva offerta dagli innamorati alle proprie donne, che l’appuntavano sugli abiti durante le serate a teatro o danzanti.
La gardenia significa sincerità e, utilizzata negli addobbi matrimoniali, prende il significato di gioia e purezza che ben si accoppia con il contesto nuziale.
La Camelia Sasanqua, o “sazankwa” in giapponese ”fiore del tè di montagna” è originaria dell’isola di Okinawa dove viene coltivata da parecchi secoli.
Dolce, breve, simpatica
e molto indicata per questa giornata
è…
LA LEGGENDA DEL CRISANTEMO
C’era una mamma tanto triste perché il suo unico figlio era morto in guerra.
Era molto povera: non aveva che la ricchezza delle preghiere.
Quelle, infatti, costano niente.
Era la vigilia del giorno in cui tutti i morti hanno un fiore sulla loro tomba e la povera mamma soffriva perchè suo figlio non l’aveva avuto.
Cercò… cercò… e in un cassettone trovò delle strisce di stoffa bianche e gialle.
Le cucirò una sull’altra, tante tante, fino a formare una grande corolla;
poi metterò uno stelo di ferro rivestito di tela verde.
Nessuno si accorgerà che, sulla tomba di mio figlio, non c’è un fiore vero…
Così fece.
Appena ebbe finito il lavoro, il sonno e la stanchezza la vinsero e si addormentò.
Al mattino, quando si svegliò, quasi non credeva ai propri occhi:
il fiore di stoffa palpitava gonfio di vita, con cento e cento linguette vellutate, screziate di bianco e di giallo.
Sulla tomba del soldatino, ci fu il fiore più bello: il crisantemo.
Nella nostra tradizione è il fiore dei morti, simbolo di dolore.
Altrove il crisantemo ha però ben altri significati.
In Cina e Giappone viene addirittura regalato alle Spose mentre in Inghilterra in occasione delle nascite.
...
(ANSA) - ROMA, 19 NOV - Centinaia di iniziative coinvolgeranno l'Italia, a partire dalle scuole, per la Giornata nazionale dell'ambiente, che ricorre il 21 novembre per tutelare il patrimonio arboreo nazionale, alleato nella riduzione delle emissioni, il miglioramento della qualità dell'aria e la prevenzione del dissesto idrogeologico.
Istituita con la legge n.10 del 2013, la Giornata celebra i 20 miliardi di alberi presenti nel Belpaese, secondo l'ultimo inventario nazionale delle foreste, che popolano quasi 11 milioni di ettari di boschi ma anche le città. Il verde urbano si estende per 580 milioni di metri quadrati nei capoluoghi di provincia e assorbe 12 milioni di tonnellate di CO2 all'anno, pari al 3% delle emissioni totali del Belpaese.
"La Giornata degli alberi ci richiama alla salvaguardia di un bene comune, che è anche un simbolo di identità culturale, ma soprattutto un preziosissimo alleato per città più sostenibili che producano meno emissioni climalteranti", osserva il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.
Accanto agli appuntamenti organizzati dal ministero - gli Stati generali del verde pubblico e i festeggiamenti all'Aranciera di San Sisto a Roma con attività educative per i giovani - sono diversi gli eventi ideati da scuole e Comuni, che si aggiungono a quelli di Legambiente con la Festa dell'albero: 500 iniziative il 20 e 21 novembre, con 40mila studenti che pianteranno 5mila alberi. L'invito è a scattarsi una foto mentre si abbraccia un albero, da condividere sui social con l'hashtag #salvailsuolo. (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Conoscete il licopodio o Erba Strega? E’ una pianta conosciuta per il suo utilizzo, come polvere aspersoria, in caso di dermatiti o eritema da pannolino e per depurare il fegato. Probabilmente più conosciuto è il rimedio omeopatico, policresto utilizzato per una vasta gamma di sintomi fisici e psicologici.
Lycopodium clavatum: (Licopodio) proprietà terapeutiche: Lenitivo nelle dermatiti, depurativo e rimedio omeopatico.
Il licopodio si trova facilmente sulle Alpi e sugli Appennini dell’Italia Centrale, predilige i luoghi freschi come i boschi e i prati non soleggiati. La pianta, erbacea, è curiosa: striscia sul terreno ed emette qua e là alcune radici, i rami si alzano dal suolo non oltre i 20 cm ed è priva di fiori, somiglia ad un muschio sempreverde. Possiede una sorta di lunghe spighe compatte che producono una polvere giallastra che, costituita da spore, è necessaria alla riproduzione. Il suo nome, di derivazione greca, significa “piede di lupo”, nome attribuitogli per la somiglianza.
Le parti utilizzate della pianta sono le spore che si ottengono raccogliendo le spighe a fine estate. Si fanno asciugare per alcuni giorni e poi si battono per far cadere la polvere, di colore giallo-marrone, inodore e insapore, che viene conservata.
Il licopodio è stato usato in campo medico fin dal Medioevo. Venivano chiamate le spore di fuoco perché infiammabili, utilizzate per preparare i fuochi d’artificio e per provocare i flash in fotografia. Nel XVII secolo veniva somministrato contro la gotta e la ritenzione urinaria. In fitoterapia si utilizza sulle ferite e sugli eczemi.
I principi attivi del licopodio (Lycopodium clavatum) cosa contiene?
Conosciuta anche come zolfo vegetale, per la sua caratteristica di bruciare velocemente se accesa, la polvere di Licopodio è composta per il 50% da materie grasse che la rendono adatta a lenire il prurito e decongestionare le pelli irritate. Contiene zolfo, appunto, e silicio, manganese, calcio, olio essenziale, zuccheri, alcaloidi, licopidina, clavatoxina, gomme e pigmenti flavonici.
Come si utilizza il Licopodio?
Si utilizza la polvere ricavata dalle spore essiccate che in molti preparati viene aggiunta anche a talco e ciprie, in cosmetica come rinfrescante della pelle del viso. Nella tradizione il licopodio veniva utilizzato, la pianta intera, per tisane con effetto lassativo, diuretico e disintossicante. La presenza di alcaloidi, che lo rendono leggermente tossico, ne hanno diminuito l’uso nel tempo. Il licopodio viene solo scottato con acqua bollente e lasciato riposare per poco tempo, per preparare la tisana che viene utilizzata per depurare il fegato. Essiccato e introdotto in un cuscinetto viene utilizzato contro i crampi ai polpacci (si ...
questo genere di piante si rinvengono in tutti i continenti e includono piante terrestri,
anfibie e acquatiche (HICKEY, 1997). Si tratta di specie polimorfe la cui sistematica
risulta spesso di difficile interpretazione, nonostante i numerosi studi effettuati
già a partire dal lontano ’800 (GENNARI, 1862; MOTELAY & VENDRIÈS, 1882).
Il ciclo riproduttivo avviene per alternanza di generazioni: ad una generazione
diploide (sporofito), che si riproduce per mezzo di spore, succede una
generazione aploide (gametofito), che si riproduce per via sessuata. La radice,
che si presenta ramificata dicotomicamente, nasce da un solco longitudinale che
attraversa il tallo. Nelle specie terrestri la parte superiore della radice presenta
abbondante pelosità, cosa che non si manifesta nel resto degli altri taxa (PRELLI,
2002).
È, infatti, ambivalente, potendo contemporaneamente significare perfezione celeste e passione terrena, tempo ed eternità, vita e morte, fecondità e verginità.
La rosa simbolo di completezza: rappresenta, infatti, la profondità del mistero della vita, la bellezza, la grazia, la felicità, ma anche la voluttà, la passione ed è perciò, spesso associato alla seduzione.
Nell’ambito dei fiori, per quanto detto prima, la rosa è quello che più d’ogni altro è in grado di rappresentare la periodicità degli avvenimenti umani che si svolgono nel corso della nostra vita. È inoltre simbolo di silenzio e di riservatezza: una rosa era infatti appesa o raffigurata, nelle sale di consiglio per indicare riserbo e discrezione.
Per questo motivo papa Adriano VI35 fece scolpire sui confessionali una rosa a cinque petali, simbolo del sacro vincolo della segretezza che ogni sacerdote deve mantenere nei riguardi dei penitenti che si rivolgono a lui nella confessione, e la locuzione latina “sub rosa” aveva appunto il significato di una cosa rivelata in assoluta segretezza e confidenza.
La rosa d’oro denota la perfezione.
La rosa rossa il desiderio, la passione, la gioia, la bellezza, il rapporto sessuale; è il fiore di Venere e il sangue di Adone36 e di Cristo.
La rosa bianca è il fiore della luce; simboleggia l’innocenza, la verginità, lo sviluppo spirituale, il fascino.
La rosa bianca e rossa insieme rappresentano l’unione di fuoco ed acqua, una specie di unione degli opposti, mentre quella azzurra è il simbolo dell’impossibile.
Alcune leggende cristiane narrano che i mughetti si siano formati dalle lacrime della vergine versate sotto la croce.
Nel linguaggio dei fiori ogni fiore invia un messaggio preciso rivolto a chi viene omaggiato. In linea generale l’ortensia viene regalata per rivelare la nascita di un primo amore o comunque di un amore che sta nascendo o anche il ritorno di un amore passato. Il significato dell’ortensia può però variare di sfumatura a seconda del colore. Il bouquet composto da fiori di ortensia bianchi è un invito alla nascita di un amore sincero e indica che tutti i pensieri sono rivolti alla persona amata. Se i fiori sono blu, vuol dire che, malgrado il carattere capriccioso dell’amata, l’amore provato nei suoi confronti è ardente e profondo. Regalare un mazzo di ortensie rosa significa che la persona che lo riceve è la sola e unica che amiamo ed è un invito esplicito ad approfittare delle gioie dell’amore.
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