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Most users ever online was 892 on 23/5/2021, 08:09
La pianta del basilico, nome scientifico Ocimum basilicum, è una pianta erbacea con proprietà aromatiche. È a carattere annuale ed appartiene alla famiglia delle Lamiaceae.
La pianta, per crescere, predilige il clima mediterraneo, con temperature che oscillano dai 21° ai 26° e non sopporta temperature inferiori ai 10°. Fiorisce nel periodo estivo.
Grazie al suo aroma intenso e piacevole il basilico viene molto utilizzato in cucina, soprattutto in Italia. Per mantenere intatte le sue proprietà aromatiche ed organolettiche il basilico va utilizzato fresco ed aggiunto ai piatti all’ultimo momento. La cottura riduce di molto il suo aroma mentre l’essiccazione lo elimina del tutto.
Composizione Chimica del Basilico
Contiene il 92 % di acqua, carboidrati, lo 0,6 % di grassi, il 3,1 % di proteine, l’ 1,6 % di fibre, lo 0,3 % di zuccheri e l’1,5 % di ceneri.
I minerali presenti sono: calcio, sodio, rame, potassio, fosforo, ferro, magnesio, zinco, manganese e selenio.
Queste le vitamine: vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, vitamina E, K e J. Contiene inoltre beta-carotene, circa 3.140 mcg x 100 gr. e grassi acidi omega-3.
Nel basilico sono presenti i seguenti aminoacidi: acido aspartico e glutammico, alanina, arginina, cistina, glicina, isoleucina, istidina, leucina, lisina, metionina, prolina, serina, tirosina, valina, treonina e triptofano.
Gli zuccheri contenuti sono il destrosio, il fruttosio ed il galattosio.
Altre sostanze contenute nel basilico sono la zeaxantina, la luteina e la criptoxantina, tutte con proprietà antiossidanti.
Proprietà e Benefici del Basilico
Il basilico è un’ottima pianta aromatica in grado di dare più gusto ad una grande varietà di piatti della cucina mediterranea. Grazie alle sue proprietà, rappresenta un valido aiuto naturale per la cura di diverse patologie.
Apparato Intestinale
Viene anche impiegato come sostanza stimolante dell’apparato intestinale, in quanto, le sue proprietà facilitano la digestione e favoriscono l’appetito, non solo.
Rafforza il sistema nervoso, allevia gli stati d’ansia e di nervosismo, è utile nei casi di insonnia ed utilizzabile anche i...
Scoprite le orchidee più belle al mondo, una serie di foto vi farà scoprire che non esiste solo la classica phalenopsis da supermercato ma una miriade di varietà splendide o insolite
.Ne abbiamo selezionato 7 tra le più belle e rare del mondo. Ammirate queste orchidee in tutta la loro bellezza e lasciatevi stupire dalle bizzarre forme e sembianze ‘umane’ che sembrano assumere talvolta i loro fiori.
l’orchidea sofronite
Orchis Italica. Detta anche ‘uomo nudo’, è una particolarissima varietà di orchidea selvatica tra le più diffuse in Italia. Deve il suo nome alla bizzarra forma del labello del fiore che sembra imitare le fattezze di un uomo nudo, sesso compreso. Fiorisce tra marzo e maggio e oltre all’Italia è particolarmente diffusa in tutti i paesi del Mediterraneo.
Orchis Italica, l’orchidea dell’uomo nudo
Ophrys Bombyflora. Detta anche ‘ape sorridente’, è un’orchidea diffusa sul versante settentrionale del Mediterraneo il cui fiore si caratterizzata per la particolare forma del labello e delle macchie che ricordano vividamente il visetto di un coleottero sorridente. E’ facile incontrarla in Europa Meridionale, nelle Isole Canarie e in molte regioni dell’Asia Minore....
ALLE NOSTRE AMICHE
CHE GIORNALMENTE CI SEGUONO
VOGLIAMO OFFRIRE QUESTO CESTINO DI FIORI
CON IL NOSTRO GRAZIE E IL NOSTRO SORRISO
MAMELI MARCEL ROSANNA BATTISTA
Vagavo solo, come una nuvola
che galleggia in alto sopra le valli e le colline,
quando tutto d'un tratto vidi una folla,
una moltitudine di dorati narcisi;
accanto al lago, sotto gli alberi,
fluttuanti e danzanti nella brezza.
Continui come le stelle che splendono
e scintillano nella Via Lattea,
si stendevano in una linea infinita
lungo il margine della baia:
diecimila ne vidi subito,
scuotere le loro teste in vivace danza.
Le onde ballavano al loro fianco; ma loro
superavano le scintillanti onde in allegria:
un poeta non poteva che essere felice,
in una così gioconda compagnia.
Li fissavo e fissavo ma pensavo poco
alla ricchezza che quello spettacolo mi aveva portato,
Poichè spesso, quando nel mio giaciglio, sdraiato,
in vagabonda o pensierosa maniera,
essi balenano a quell'occhio introspettivo,
che è la beatitudine della solitudine;
allora, il mio cuore si colma di piacere
e danza con i narcisi.
- William Wordsworth©
Questo fiore nasce in Nuova Zelanda ed è chiamato "Sangue di Gesù sulla Croce". cresce nella settimana Santa ed al centro vi è una croce.
Grazie all'amico L.G.
Pasquetta nei parchi. Un classico delle vacanze pasquali, come la gita fuori porta e all'aria aperta il lunedì di Pasqua, si aggiorna da qualche anno con il gusto tutto nordico della caccia al tesoro. In questo caso il tesoro botanico di Grandi Giardini Italiani, uno degli appuntamenti più attesi e amati dalle famiglie. 29 i giardini in tutta Italia che organizzeranno questo evento ludico-didattico, tutti aderenti al network dei più bei giardini visitabili d’Italia (www.grandigiardini.it).
La Caccia al Tesoro Botanico di Grandi Giardini Italiani rappresenta ormai un appuntamento fisso per grandi e bambini e riscuote moltissimo successo perché permette alle famiglie di vivere in modo diverso una giornata tradizionalmente dedicata alle gite , approfittando dei primi giorni di primavera e andando alla scoperta della natura in maniera gioiosa e giocosa in alcuni dei giardini più belli d’Italia, tra isole, labirinti, laghetti, boschi, giochi d’acqua, sculture, vialetti e veri e proprio musei all’aria aperta!
L’evento è dedicato alle famiglie, e rivolto in particolar modo ai bambini in età scolare, dai 6 ai 12 anni, che potranno scoprire i tesori botanici custoditi nei giardini attraverso differenti attività pensate apposta per loro.
E mentre i bambini saranno impegnati nella Caccia al Tesoro, ai genitori e ai fratellini più piccoli verranno proposte altre attività a tema green, alla scoperta dei giardini e della natura.
I giardini in cui si terrà la Caccia al Tesoro Botanico di Grandi Giardini Italiani, suddivisi per Regione:
PIEMONTE
Castello di Miradolo (S. Secondo di Pinerolo, TO)
Villa Ottolenghi Wedekind (Acqui Terme, AL)
Villa Badia (Sezzadio, AL)
Oasi Zegna (Trivero, BI)
LOMBARDIA
Giardino Botanico Heller (Gardone Riviera, BS)
Il Vittoriale degli Italiani (Gardone Riviera, BS)
Isola del Garda (S. Felice del Benaco, BS)
Rocca di Lonato del Garda (Lonato del Garda, BS)
Parco Nocivelli (Verolanuova, BS)
Villa del Grumello (Como)
Villa Carlotta (Tremezzina, CO)
Giardini di Villa Melzi d’Eril (Bellagio, CO)
Parco della Fondazione Minoprio (Vertemate con Minoprio, CO)
Rossini Art Site (Briosco, MB)
Giardini di Villa Monastero (Varenna, LC)
Villa della Porta Bozzolo - FAI (Casalzuigno, VA)
TRENTINO
Giardini di Ca...
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di
una splendida felicità.
Pablo Neruda
PS. Sarà vero? Io comincio avere qualche dubbio.
C'è un nuovo stile paesaggistico che sta dilagando da New York a Tokyo. E' il 'prato informale' con piante mescolate senza troppo ordine per dare vita ad una fioritura che sembri il più possibile spontanea. C'è il Battery Park a New York e il Lurie Garden nel Millennium Park di Chicago. Anche in Italia si può ammirare questo effetto naturale a Villa Pisani Bolognesi Scalabrin (Vescovana – Padova), ''un’esperienza spettacolare e catartica passeggiare lungo i viali del parco'', dice Mimma Pallavicini, autorità nel mondo del giardinaggio, curatrice con Mariella Bolognesi Scalabrin (proprietaria e anima di Villa Pisani Bolognesi Scalabrin) di Giardinity Primavera – I Bulbi di Evelina, dal 24 marzo al 25 aprile 2017. Si tratta di una installazione di sessantamila bulbi che la garden designer Jacqueline van der Kloet ha mescolato con sapienza per creare texture di colori come se fosse stata la natura a spargere i bulbi sul terreno''.
''La progettazione e il metodo di piantagione dei bulbi di tulipani è qualcosa di molto innovativo, soprattutto per l’Italia, racconta la Pallavicini. In altri paesi, infatti, la garden designer Jacqueline van der Kloet ha già realizzato qualcosa di simile, per esempio per Battery Park a New York e per il famosissimo Lurie Garden di Chicago, dove ha lavorato accanto al “mostro sacro” del giardinaggio contemporaneo Piet Oudolf. Nel suo schema di piantagione per Villa Pisani Bolognesi Scalabrin rafforza questa sensazione di naturalezza: la piantagione effettuata nel prato spontaneo che in primavera si coprirà di fiorellini multicolori. Insomma, i tulipani sono un’aggiunta e non una sostituzione: per loro non sono state sacrificate la vegetazione naturale né l’integrità del terreno. Queste sono parole d’ordine delle nuove tendenze nel giardinaggio e anche in questo senso l’installazione è innovativa e sostenibile.
L’appuntamento “Giardinity primavera – I Bulbi di Evelina” a Villa Pisani Bolognesi Scalabrin è dedicato alla figura di Evelina Van Millingen Pisani. Chi è la figura storica di Evelina e qual è il suo legame con il mondo del giardinaggio e in particolare con quello dei tulipani?
Evelina è una donna affascinante dell’Ottocento. Da una parte - dice Mimma Pallavicini - rappresenta un tipico enfant gâté della società benestante della sua epoca, internazionale e colta. Figlia di un medico inglese con ascendenze olandesi, nata a Costantinopoli e cresciuta tra i fasti dell’impero ottomano e il rigore della Roma colta del tempo, durante un viaggio di formazione, ventenne, conobbe a Venezia Almorò III Pisani, ultimo rappresentante di una potente famiglia che nei...
Se pensiamo agli alberi più alti, antichi e maestosi del pianeta, vengono in mente le conifere. La maggior parte di esse ha foglie ridotte al minimo indispensabile, con aghi non più lunghi di 6 cm. Per quale ragione? In parte per disperdere la neve: foglie strette e affusolate lo fanno più velocemente. Ma c'è un altro motivo che ha a che fare con la pressione dei fluidi, descritto in uno studio su Physical Review E.
SPAZIO RIDOTTO. Un gruppo di fisici della Technical University of Denmark si è concentrato sugli zuccheri prodotti nelle foglie mediante la fotosintesi, poi trasportati alle radici e ai nuovi germogli attraverso venature 20 volte più sottili di un capello.
Considerata la conformazione delle conifere, gli zuccheri prodotti dalla fotosintesi non possono essere trasportati in modo efficiente perché la pressione richiesta per il trasporto del fluido vascolare supererebbe la pressione osmotica disponibile: questo si traduce nella formazione di regioni inattive di fluido stagnante vicino alla punta degli aghi.
LUNGHEZZA MASSIMA. Confrontando la pressione necessaria a trasportare la linfa zuccherina con la pressione osmotica delle cellule dei capillari, gli scienziati hanno concluso che gli zuccheri non possono essere veicolati in vasi più lunghi di 5 cm: da qui le ridotte dimensioni degli aghi. Lo studio comprende dati relativi a oltre 500 specie di conifere.
CASI PARTICOLARI. Le poche che fanno eccezione potrebbero essersi evolute per ottimizzare al massimo l'esposizione al Sole o ai gas atmosferici. Le stesse osservazioni potrebbero servire a spiegare altre dinamiche di trasporto dei fluidi, per esempio quello del sangue attraverso i reni.
"cielo sorride
delizia la magnolia
- confetti al vento"
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Lucia Griffo © - 2012©
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