Noi con Voi

  1. La leggenda del vischio

    AvatarBy Rosanna R il 13 Dec. 2017
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    La leggenda del vischio è antica e romantica, e risale alla mitologia dei Celti: ecco perché questa pianta magica è diventata simbolo di fortuna e… di baci!

    Sapete perché baciarsi sotto un ramoscello di vischio porta fortuna? Per via di una storia d’amore molto, molto antica… eccola!
    Nella mitologia nordica, il vischio è anche la pianta sacra di Frigg (o Freya), dea dell’amore: questa dea ha una storia romantica e dolorosa.

    Essa aveva due figli, Balder, buono e generoso, e Loki, cattivo e invidioso, che voleva uccidere il fratello. Saputo il piano di Loki, Frigg chiese a tutte le creature animali e vegetali di proteggere Balder, ma si dimenticò del vischio. Loki allora usò proprio questa pianta per fabbricare una freccia che uccise Balder.

    La dea Frigg appena vide il suo cadavere, iniziò a piangere. Le sua lacrime per magia si trasformarono in bacche bianche, e quando queste toccarono il corpo di Balder, lui tornò in vita.

    Per la grande felicità, la dea Frigg cominciò a baciare chiunque passasse sotto l’albero sul quale cresce il vischio (di solito pioppi, olmi e tigli). Il suo bacio non era solo un onore, ma anche un portafortuna e una protezione; ai fortunati baciati dalla dea, infatti, non poteva capitare nulla di male.

    I druidi celti onoravano il vischio come pianta sacra, perché ritenevano che nascesse dal cielo (per la precisione, che crescesse nei luoghi colpiti dai fulmini), e poiché le sue bacche si sviluppano in 9 mesi e si raggruppano a tre a tre (il 3 è un numero sacro in molte culture).



    vischio


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    Last Post by Rosanna R il 13 Dec. 2017
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  2. Storia del Ferragosto

    AvatarBy Rosanna R il 14 Aug. 2017
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    Il Ferragosto, festa per eccellenza dell’estate, affonda le sue radici nel periodo di massimo splendore dell’Impero Romano, derivando dall’espressione latina “Feriae Augusti” (riposo di Augusto). Il 15 agosto la Chiesa cattolica celebra l’Assunzione della Beata Vergine Maria
    madonna-assuntaIl Ferragosto è una festività di origine popolare celebrata ogni anno il 15 agosto in Italia. La festa dapprima cadeva il 1º agosto, poi la Chiesa Cattolica la spostò, per farla coincidere con il giorno liturgico dell’Assunzione di Maria. Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina “feriae Augusti” (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall’imperatore Augusto nel 18 a.C. L’antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali. Nel corso dei festeggiamenti, in tutto l’impero si organizzavano corse di cavalli e gli animali da tiro, buoi, asini e muli, venivano dispensati dal lavoro. Tali antiche tradizioni rivivono oggi, pressoché immutate nella forma e nella partecipazione, durante il “Palio dell’Assunta” che si svolge a Siena il 16 agosto.
    La tradizione popolare della gita di Ferragosto nasce durante il ventennio fascista. A partire dalla seconda metà degli anni venti, nel periodo ferragostano il regime organizzava centinaia di gite popolari, grazie all’istituzione dei “Treni popolari di Ferragosto“, con prezzi fortemente scontati. L’iniziativa offriva la possibilità anche alle classi sociali meno abbienti di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine o montane. Anche ai giorni nostri nella giornata dedicata all’Assunzione le zone di mare e montagna vengono “assaliti” da milioni di persone che ripercorrono, con modalità e tempi diversi, la tradizione partita durante il “ventennio”.



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    Last Post by Rosanna R il 14 Aug. 2017
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  3. Lavoro e famiglia, e noi stesse? L'importanza di prendersi cura di se stesse e volersi bene
    dal web

    By marcel53 il 13 Feb. 2017
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    Essere belle, sentirsi belle è un must per ragazze e donne. Quando si diventa mamma prendersi cura di trucco e parrucco diventa una corsa contro il tempo. Che, di solito, le donne perdono. Perché, soprattutto quando i bambini sono molto piccoli, la precendenza va alle loro necessità e le energie rimangono per il lavoro (fuori casa). L’Italia porta la maglia nera per la divisione del carico di cura familiare: l’86% del lavoro - secondo dati emersi nella conferenza di Davos - ricade sulle spalle delle donne. Che, anche se si laureano prima e meglio degli uomini, secondo gli ultimi dati del Gender Pay Gap guadagnano il 12% in meno degli uomini con punte fino al 25%.

    Senza contare che in Italia - fuori dalle mura domestiche, visto che tutte lavorano per la famiglia e per la casa secondi i dati di Davos - lavora solo il 48,6% delle donne, il 30% perde il lavoro dopo la maternità. Visto che gli ostacoli sia dentro che fuori dalla famiglia sono tanti, un massimo comun denominatore di equilibrio e serenità è prendersi cura di se stesse. E non servono prodotti di lusso o spa, basta un pizzico di “sharing beauty”, la nuova frontiera della bellezza.

    Sharing Beauty «vuol dire esaltare la bellezza delle donne “comuni”, delle ragazze della porta accanto. Per esempio di quelle mamme che tutti i giorni escono per accompagnare i figli a scuola e per andare a lavoro o per fare la spesa. Le donne non devono sentirsi “schiacciate” dalle immagini patinate dei magazine femminili e dalle pubblicità: viviamo nella giungla metropolitana e non su una passerella. Siamo professioniste e mamme, ma non dimentichiamoci che siamo donne e ci meritiamo di sentirci belle e di volerci bene: staremo meglio con noi stesse e di conseguenza anche con i nostri figli» spiega Priscilla Galloni founder di Family Welcome, blog e poi agenzia di comunicazione fondata da tre mamme romane che hanno perso il lavoro (di manager) dopo la maternità. Del resto se una mamma riesce a prendersi cura di se stessa sarà una mamma più serena, più equilibrata e ne gioveranno anche i suoi figli. E del resto è molto importante insegnare anche ai bambini quanto è importante che imparino a stare bene con se stessi.

    Una prima manifestazione pensata per portare la bellezza e la cura del proprio aspetto, dal mondo patinato delle passerelle ''alle mamme come noi e insegnarla, come valore ai figli'' - prosegue la Galloni - è stata organizzata il 12 febbraio (dalle 10 alle 19,30) a piazza di Spagna all'Accademia L'Oreal, con consulenze gratuite di stile, look e make up e laboratori (sempre gratuiti) per i più piccoli. ''Insegnare ai nostri figli a prendersi cura di se stessi vuol dire fargli capire quanto...

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    Last Post by marcel53 il 13 Feb. 2017
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  4. I GUERRIERI della PACE 'Donne e Uomini Straordinari'
    dal web

    By marcel53 il 5 June 2016
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    Buon pomeriggio

    Last Post by marcel53 il 5 June 2016
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  5. Morto Muhammad Alì, la leggenda oltre il pugilato. Da Cassius Clay , la storia di un mito
    dal web

    By marcel53 il 4 June 2016
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    Muhammad Alì, nato Classius Clay, leggenda del pugilato, è morto. L'ex campione del mondo dei pesi massimi e oro olimpico alle Olimpiadi di Roma '60 è deceduto nella notte tra il 3 e il 4 giugno all'età di 74 anni in un ospedale di Phoenix, in Arizona, dove era stato ricoverato giovedì 2 giugno per "precauzione". Le sue condizioni non erano state giudicate gravi, ma data l'età e il morbo di Parkinson, di cui 'Il più grande' era malato da trent'anni, i medici avevano scelto la strada della prudenza. Sara' l'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton a pronunciare l'elogio funebre durante il tributo pubblico in memoria di Muhammed Alì fissato per il prossimo venerdi' a Louisville, in Kentucky. Il corpo di Muhammed Ali arrivera' a Louisville nelle prossime 24-48 ore e nella citta' natale si terranno giovedi' le esequie in forma strettamente privata con la partecipazione dei familiari. Mentre venedi' sara' il giorno del tributo pubblico che prevede anche una processione funebre nella citta'.

    Alì è morto dopo uno shock settico, "in seguito a non specificate cause naturali". Lo ha detto il portavoce della famiglia del campione scomparso, sottolineando che l'ex pugile ha passato le ultime ore di vita circondato dai familiari.

    Il mondo lo piange e, tra gli altri, il presidente Obama lo ha omaggiato con queste parole: "ha scosso il mondo. E per questo il mondo adesso è migliore. Siamo tutti migliori".

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    L'ex Cassius Clay, che aveva lasciato la boxe nel 1981, era stato in ospedale diverse volte negli ultimi anni. L'ultima nel gennaio 2015, per una grave infezione alle vie urinarie, sebbene in un primo momento gli fosse stata diagnosticata una polmonite.




    Pochissime da anni le sue apparizioni pubbliche, e nelle più recenti era apparso sempre più sofferente e fragile. Anche l'ultima volta, lo scorso 9 aprile, quando aveva voluto partecipare alla 'Celebrity Fight Night' a Phoenix, un evento annuale che è anche occasione per una raccolta fondi a favore della ricerca contro il Parkinson. Era tuttavia in evidenti difficoltà fisiche, sorretto per tutto il tempo e con il viso nascosto dietro un paio di occhiali scuri. Prima di allora aveva preso parte ad un tributo a lui dedicato nella sua città natale, Louisville in Kentucky.

    Il morbo di Parkinson di cui soffriva fu palese al mondo per il tremore delle mani mentre accendeva la torcia olimpica nel 1996, ai Giochi di Atlanta. ...

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    Last Post by marcel53 il 4 June 2016
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  6. Il mito di Aràkne
    dal web

    By marcel53 il 30 Jan. 2016
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    Sul monte Olimpo, il più alto della Grecia, regnavano tanti dei tra cui Atena, protettrice della saggezza e di tutte le arti domestiche.
    A quel tempo viveva in Lidia una fanciulla di nome Aràkne, abilissima ricamatrice.
    I suoi lavori erano splendidi e tutti li ammiravano.
    - Questa fanciulla ha le mani d'oro...
    - Guardate che armonia di colori...
    - Sono capolavori degni di un'artista...
    Le lodi inorgoglirono Aràkne, che iniziò a vantarsi:
    - Se sfidassi la dea Atena, avrei io la vittoria!
    Le pettegole ninfe dei boschi riferirono le sue parole alla dea, che infuriata accettò la sfida.
    Giunse il giorno della gara.
    Atena ricamò con impegno, ma quando finì, si accorse che la tela di Aràkne era più bella della sua.
    Indispettita la dea strappò la tela della rivale e trasformò Aràkne in un ragno.
    Solo perchè era stata più brava di una dea.

    Last Post by marcel53 il 30 Jan. 2016
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  7. Saggezza Antica e Profonda degli Indiani d'America
    dal web

    By marcel53 il 20 Sep. 2015
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    "Nel cuore di ogni uomo è radicato un appetito spirituale per una fede assoluta, duratura
    e positiva in un'esistenza futura. Essa lo rende tranquillo. Una fede di questo tipo è la base
    indispensabile della personalità. Ma un buon numero di giovani non hanno quest'ancora di
    salvezza per la propria anima."

    Thomas Wildcat Alford, Shawnee

    "Nascere uomo su questa terra è un incarico sacro. Abbiamo una responsabilità sacra,
    dovuta a questo dono eccezionale che ci è stato fatto, ben al di sopra del dono
    meraviglioso che è la vita delle piante, dei pesci, dei boschi, degli uccelli e di
    tutte le creature che vivono sulla terra. Noi siamo in grado di prenderci cura di loro".

    Shenandoah

    "Lungo il cammino delle vostra vita fate in modo di non privare gli altri della felicità.
    Evitate di dare dispiaceri ai vostri simili ma, al contrario, vedete di procurare loro gioia
    ogni volta che potete!"

    Proverbio Sioux

    Gli anziani meritano il massimo rispetto, perché ci hanno tramandato le tradizioni,
    la cultura e la Lingua. Essi ancora oggi, con la loro saggezza, ci aiutano a rendere
    migliore la nostra vita.

    Sinta Glesha

    "Io sono soltanto un uomo.
    Sono la voce del mio popolo.
    Quali che siano i loro sentimenti, io dico questo. Non voglio più la guerra.
    Voglio essere un uomo. Voi mi negate il diritto di un uomo bianco. La mia pelle è rossa;
    il mio cuore è come il cuore di un uomo bianco; ma io sono un Modoc.
    Non ho paura di morire. Non cadrò sulle rocce.
    Quando muoio i miei nemici saranno sotto di me. I vostri soldati mi hanno attaccato mentre
    dormivo sul fiume Lost. Essi ci hanno spinto su queste rocce come un cervo ferito..."

    Kintpuash (Capitan Jack) dei Modoc

    Last Post by marcel53 il 21 Sep. 2015
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  8. CAMBIAMENTO DELLA TERRA
    dal web

    By marcel53 il 8 Sep. 2015
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    Un cambiamento di stagione arriva dolcemente.


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    Le nebbie mattutine sono sospese come tende di garza lungo le valli, mentre sacche di aria fresca si diffondono come la lanugine del cardo nelle brezze di tarda estate.
    Le giornate sono ancora calde e risuonano del trillo dei grilli, finchè gli acquazzoni non cominciano a rinfrescare la terra.

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    Ancor prima che ci siano prove attendibili del fatto che l'autunno sta per arrivare, lo si percepisce già dall'aria.

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    I verdi salici si piegano con grazia al mutevole vento e cambiano lentamente il loro colore in quello della luce del sole.

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    E' il periodo ideale per godersi quello che i Cherokee definiscono ga ne tli yv s di, la trasformazione, il lasciar andare la vecchia stagione per dare il benvenuto alla nuova.

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    E' il tempo di raccogliere la frutta secca: ghiande, pecan, noci in abbondanza.



    La dolcezza della terra parla ai piedi e rinnova lo spirito.


    2+ACQUE+PRIMORDIALI2



    Quando faccio pace, è una
    pace lunga e duratura.

    pace

    Santana

    Last Post by marcel53 il 9 Sep. 2015
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  9. Il viaggio dell'eroe
    dal web

    By marcel53 il 2 Sep. 2015
    +1   -1    2 Comments   38 Views
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    Da qualche parte, tra i nostri momenti migliori, c'è una giornata persa. Non si è persa tutta in una volta, ma minuto per minuto.

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    E' sembrato soltanto un momento d'irritazione o qualche secondo di malinconia senza ragione.

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    Ma, nel complesso, tutto si è risolto in una giornata che non ha prodotto nulla.
    I minuti persi, sono come le piccole volpi, che rubano nel vigneto senza farsi scorgere e rovinano il frutto sulla vite.


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    Stiamo così attenti ad evitare le cose che maggiormente ci fanno perdere tempo, ma lasciamo che le piccole irritazioni, i momenti di malinconia e di dubbio, ci rubino il nostro buonsenso e ci rovinino la giornata.

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    La vita è fatta di così tante piccole cose, piccole idee, piccole parole, che però messe insieme formano...la vita, appunto.


    mandela-may-your-choices

    L'unico beneficio stà nel riconoscere che, anche se abbiamo perso una giornata, il resto del tempo può essere vissuto senza rimpianti.

    C'era un epoca il cui il nostro popolo copriva
    la terra come le onde di un mare increspato dal
    vento...

    Carte_nel_Vento_23_1


    Quell'epoca è passata da molto...Non mi
    affliggerò.


    DSCN3403



    Capo Seattle



    Edited by marcel53 - 2/9/2015, 22:08
    Last Post by marcel53 il 3 Sep. 2015
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  10. La fanciulla che si arrampicò in cielo
    dal web

    By marcel53 il 30 Aug. 2015
    +1   -1    1 Comments   95 Views
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    Una mattina parecchie ragazze uscirono dal loro villaggio di tepees per andare a far legna. Tra loro c’era Sapana, la più bella ragazza del villaggio, e fu lei la prima a vedere il porcospino seduto sotto un grande pioppo. Allora chiamò le altre dicendo: «Aiutatemi a prendere questo porcospino e dividerò con voi le sue spine». Il porcospino cominciò ad arrampicarsi sul pioppo, ma i primi rami dell’albero erano vicini al suolo e Sapana lo seguì senza difficoltà. «Svelte!» gridò. «Sta arrampicandosi. Dobbiamo prendere le sue spine per ricamare i nostri mocassini.» Tentò di colpire il porcospino con un bastone, ma l’animale si arrampicò di quel tanto che bastava per portarsi fuori tiro. «Voglio quelle spine» disse Sapana. «Se necessario seguirò il porcospino fino in cima all’albero.» Ma a mano a mano che essa si arrampicava, il porcospino saliva più in alto. «Sapana, sei troppo in alto» l’avvertì da terra una delle sue amiche. «Faresti bene a scendere.» Ma la fanciulla continuava a salire e le pareva che l’albero seguitasse ad allungarsi verso il cielo. E quando giunse alla cima del pioppo vide qualcosa sopra di sé, solida come un muro, ma brillante. Era il cielo.

    Di colpo Sapana si trovò nel bel mezzo di un accampamento. La cima dell’albero era scomparsa e il porcospino si era trasformato in un brutto vecchio. A Sapana non piacque l’aspetto dell’uomo porcospino, ma questi le rivolse parole gentili e la condusse a una tenda dove vivevano suo padre e sua madre. «Ti ho spiata da lontano» le disse. «Tu non sei soltanto bella, ma anche operosa. Qui abbiamo molto da fare e voglio che tu diventi mia moglie.» L’uomo porcospino la mise al lavoro quello stesso giorno, a raschiare e tirare le pelli di bisonte e a fare indumenti. Quando scese la sera, la fanciulla uscì dal tepee e sedette in solitudine, domandandosi se sarebbe mai potuta tornare a casa. Tutto nel mondo del cielo era color marrone e grigio e lei sentiva la mancanza dei verdi alberi e dell’erba della terra. Ogni giorno l’uomo porcospino si recava a caccia, e sempre ne tornava con un carico di pelli di bisonte che Sapana poi doveva lavorare, e al mattino, quando lui era via, era compito della fanciulla andare a scavare rape selvatiche. «Quando scavi in cerca di radici, bada a non scavare troppo a fondo» la mise in guardia l’uomo porcospino.

    Una mattina Sapana trovò una rapa insolitamente grossa. Con molta fatica riuscì a staccarla dalla terra con il suo bastone da scavo, e quando la sollevò fu sorpresa nel vedere che la rapa aveva lasciato un buco attraverso il quale si poteva vedere, sotto, la verde terra. Molto lontano, lì sotto, essa vide fiumi, montagne, cerchi di tepees, persone che andavano qua e là. Adesso capì perché l’uomo porcospino l’avesse avvertita di non scavare troppo a fondo. Poi...

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    Last Post by Davina Palamini il 31 Aug. 2015
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