Noi con Voi

  1. Attacca bottoni: le opere di Jane Perkins dal web

    By marcel53 il 9 Feb. 2014
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    Perline, bottoni, pezzi di lego e mollette possono essere riutilizzati per comporre e creare vere e proprie opere d’arte. Unici come le opere autentiche, i lavori di Jane Perkins assumono così una nuova originalità.

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    La ragazza dagli occhi verdi
    Una reinterpretazione della ragazza afgana del celebre fotografo americano Steve McCurry. La visione policromatica d’insieme così come i capelli della donna e le pieghe del suo velo assomiglianti alla tempera lasciata in rilievo sulla tela dei quadri degli impressionisti ne fanno un vero proprio capolavoro.

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    Usein Bolt
    Lo scopo iconografico di quest’opera viene raggiunto in pieno utilizzando pochi ma semplici colori divisi in bande ben nette. Il corridore giamaicano viene così assunto all’olimpo degli immortali.

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    Il vaso dei girasoli
    C'è spazio anche per il capolavoro di Vincent Van Gogh.

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    Il bacio
    Addirittura spillette e stelle marine per il mantello dei famosi amanti. Se Klimt fosse vivo applaudirebbe all’intento tridimensionale?

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    Ninfee
    Un’opera complessa ma delicata, la visione in lontananza delle ninfee di Claude Monet permette di apprezzare maggiormente il gioco di colori.

    Last Post by marcel53 il 9 Feb. 2014
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  2. Miss tatoo 2014 dal web e you tube

    By marcel53 il 8 Feb. 2014
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    Mameli e Marcel si scusano con voi tutti se dovete cliccare su you tube per vedere il video. buona sera amici.

    Last Post by marcel53 il 8 Feb. 2014
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  3. L'OPERA D'ARTE ERA UN BUCO NEL MURO,MA IL MURATORE NON LO SA
    E LO STUCCA DAL WEB

    By marcel53 il 8 Feb. 2014
    +1   -1    0 Comments   19 Views
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    Un buco nel muro davvero realistico, in grado di ingannare tutti, pubblico e..un operaio addetto ai lavori di muratura, che lo ha stuccato.

    È accaduto al 'Mar', il Museo dell'arte di Ravenna, dove il riminese Eron, al secolo Davide Salvadei, aveva realizzato un'opera per una mostra del progetto 'Critica in arte'. Su una delle pareti espositive - racconta l'artista al Resto del Carlino - aveva disegnato l'ombra lasciata da un grande specchio, posizionato sul pavimento come se fosse caduto.

    Per rendere ancor più realistica la scena aveva realizzato persino il buco del chiodo che avrebbe dovuto sostenere la cornice dello specchio. Un'esecuzione così 'reale' che i visitatori della mostra più volte si sono chiesti se quel foro fosse vero o invece fosse soltanto dipinto. La mostra si è chiusa poco meno di un mese fa e lo specchio è stato rimesso al suo posto. Restava da ridipingere la parete con il buco. Eron e il museo avevano già concordato che a quel punto non c'era più bisogno di mantenere il disegno del buco, che era propedeutico all'installazione. Ma quando l'operaio incaricato di sistemare le sale del Mar, in vista della nuova esposizione, ha cominciato a riverniciare, di fronte al buco non ha avuto dubbi: ha preso lo stucco bianco e lo ha coperto. «Ci sarei rimasto peggio - ha commentato Eron - se l'operaio si fosse accorto che era un buco finto. Stuccandolo, invece, in un certo senso mi ha aiutato a 'completare' l'opera».

    Last Post by marcel53 il 8 Feb. 2014
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  4. Napoli mette la testa a posto

    By mameli11 il 8 Feb. 2014
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    Torna a Napoli la testa di sfinge della statua del dio Nilo, trafugata nel secondo dopoguerra e recuperata in Austria da un collezionista che l’aveva lecitamente acquistata.
    Dopo oltre mezzo secolo di latitanza, la testa di sfinge in marmo che decorava la statua del dio Nilo (II-III secolo d.C.) di Largo Corpo di Napoli, a Napoli, fa ritorno in città al termine di un’operazione di recupero condotta dal nucleo dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale al comando del capitano Carmine Elefante.

    La scultura, che venne trafugata nel secondo dopoguerra e probabilmente dispersa sul mercato nero, è stata rinvenuta qualche mese fa in Austria nelle mani di un collezionista che l’aveva acquistata lecitamente circa venti anni prima. L’uomo non ha esitato a riconsegnarla senza avanzare pretese dopo la rapida autenticazione che ne ha accertato a provenienza.
    Il “Comitato per il restauro della statua del Corpo di Napoli”, fondato in accordo con le soprintendenze nel 1993 per organizzare e curare un'imponente raccolta di fondi destinati ai primi lavori di restauro della statua del Nilo, si è già mobilitato con lo slogan “Mettiamo la testa a posto” per una nuova campagna a sostegno di un ulteriore intervento che ricollochi al suo posto l’ultimo ritrovamento.

    Last Post by mameli11 il 8 Feb. 2014
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  5. La Sfinge di Bistolfi alla Sabauda per un mese

    By mameli11 il 8 Feb. 2014
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    In esposizione fino al 6 marzo

    La scultura di Bistolfi

    Alla Galleria Sabauda nella Manica Nuova di Palazzo Reale, in via XX Settembre 86, viene esposta per un mese, fino al 6 marzo, l’installazione della più famosa opera di Leonardo Bistolfi «La Sfinge» del 1892, insieme con due bozzetti provenienti dalla Gipsoteca Leonardo Bistolfi di Casale Monferrato.

    Orari: dal martedì alla domenica 8,30-19,30; ultima entrata alle 19.

    Info 011/ 5212251 e su www.poloreale,beniculturali.it.

    Last Post by mameli11 il 8 Feb. 2014
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  6. I maestri dell'affresco incantano Ravenna

    By mameli11 il 8 Feb. 2014
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    Giulio Campi, Putto decorativo, XVI sec., affresco strappato e riportato su tela. Museo Civico Ala Ponzone, Cremona




    Lelio Orsi, Ratto di Ganimede, 1550/60, affresco strappato e trasportato su tela, ottagonale cm 146x146+295x295. Soprintendenza BSAE - Galleria Estense,Modena



    Ercole De Roberti, Maddalena piangente, cm 39.3x39.3. Pinacoteca Nazionale, Bologna




    Bernardino Luini, Figura muliebre, 1521-1523, affresco strappato e trasportato su tavola, cm 44x35x47. Pinacoteca Malaspina, Pavia



    Last Post by mameli11 il 8 Feb. 2014
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  7. La Belle Ferroniére di Leonardo in partenza per Abu Dhabi

    By mameli11 il 6 Feb. 2014
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    Si accende la polemica sulla concessione del Louvre di Parigi alla sua "filiale" araba. L'opera è troppo delicata.
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    Nel novembre 2015 il Ritratto di Dama di Leonardo da Vinci approderà alla nuova sede del Louvre in Medio Oriente.
    Ad annunciarlo è la testata francese La Tribune de l'Art, che sarebbe in possesso di una prima lista di opere che accompagneranno il dipinto leonardesco. Lo stesso giornale ha messo in luce i rischi dell'operazione, apparentemente priva di interesse scientifico, che comprometterebbe l'integrità del dipinto.

    All'inizio del 2014 il museo parigino aveva annunciato che il quadro sarebbe stato trasferito presso il proprio Centro di Ricerca e di Restauro per un intervento di natura esclusivamente estetica volto a bilanciare i colori del viso e dello sfondo.

    La Dama fin'ora ha oltrepassato le mura del Louvre solo nel 2011, in occasione della retrospettiva sul maestro italiano curata dalla National Gallery di Londra. Vani erano stati invece i tentativi di accoglierla in Italia presso il Palazzo della Gran Guardia di Verona nel 2009.

    D'altra parte, la Francia ha sempre respinto a muso duro le richieste provenienti dal nostro Paese, che cerca faticosamente di riportare, anche in via temporanea, i capolavori vinciani conservati all'estero.
    Lo scorso ottobre, pur di ottenere un breve prestito della Gioconda per un'esposizione a Firenze, Silvano Vinceti, presidente del comitato per la valorizzazione dei beni culturali, si era detto addirittura disposto ad incatenarsi davanti al ministero di Parigi.

    Last Post by mameli11 il 6 Feb. 2014
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  8. Arte digitale, il futuro dei musei è qui

    By mameli11 il 6 Feb. 2014
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    A Udine apre una due giorni dedicata ai rapporti tra imprese e investimenti culturali. Sarà premiata un’azienda di design che realizza allestimenti museali, multimediali e interattivi: “Quando una fotografia diventa una comunicazione tridimensionale immersiva e coinvolgente, i visitatori aumentano”
    La cultura è il nostro petrolio?
    Tre italiani su dieci visitano un museo almeno una volta l’anno e appena uno su cinque i parchi archeologici presenti sul territorio nazionale. Di contro, in Francia lo fa il 61% della popolazione e in Inghilterra addirittura il 75%. A questa fotografia impietosa mostrataci dall’indagine Istat “Aspetti della vita quotidiana degli italiani” si potrebbe contrapporre il solito racconto retorico sulle potenzialità del turismo e del suo impatto sull’economia della cultura; ma come può uno straniero in visita in Italia apprezzare qualcosa che non viene preso in seria considerazione nemmeno dalla gente del posto?

    Probabilmente è arrivato il momento di smettere di pensare che possedere un hardware culturale, ossia i monumenti, le architetture e le opere d’arte che ci contraddistinguono a livello mondiale basti a produrre ricchezza e ad attrarre visitatori. Business meets art: due giorni a Udine per parlare di impresa culturale
    Il 6 e 7 febbraio nel capoluogo friulano si svolgerà una manifestazione dedicata proprio ai possibili rapporti tra il mondo della cultura e quello degli affari. Etrarte porterà a Udine nuove case history internazionali di successo per discutere di innovazione attraverso progetti culturali e creatività.
    “Il tema è molto sentito a livello nazionale – dice Federica Manaigo, ideatrice di Business meets art - e la nostra manifestazione rappresenta l’unico appuntamento pubblico nel Nordest dedicato esclusivamente a questa indagine. “ Molti i contributi che arrivano dall’estero; fra i relatori che interverranno anche il giapponese Toshiuyuki Kita, firma autorevole del design internazionale e autore della Wink Chair e del Kick Cable esposti al MOMA di New York. Accanto a lui l’architetto Barbara Abel (membro del Creative Industries di Klagenfurt), Brigitte Koessner – Skoff (direttrice dell’Austrian Business Committee for the Arts).

    Sull’onda di alcuni casi internazionali di successo come gli Arts&Business Awards di Londra, l’austriaco Kunstsponsoring-Preis Maecenas, l’irlandese Business to Arts Awards, Etrarte ha creato un premio per le aziende virtuose che si sono contraddistinte per l’elaborazione di progetti in sinergia con partner culturali o artistici di particolare rili...

    Read the whole post...

    Last Post by mameli11 il 6 Feb. 2014
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  9. Christie's annulla la vendita dei Mirò portoghesi

    By mameli11 il 5 Feb. 2014
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    La casa Il Governo portoghese dovrà ricorrere ad un piano di riserva per risanare il debito pubblico.
    A poche ore dalle aste londinesi, le 85 opere di Juan Mirò, stimate complessivamente 35,5 milioni di euro, sono state ritirate dal catalogo.
    A prendere questa decisione è stata la stessa Christie's, che ha dichiarato di non poter garantire con sicurezza ai propri clienti il buon esito della compravendita.

    Le opere sono infatti divenute oggetto di uno scandalo politico in seguito alla petizione avanzata da alcuni esponenti del mondo della cultura che hanno raccolto quasi diecimila firme online, e le azioni legali intraprese dal partito Socialista lusitano per salvare la collezione.
    Nonostante i tentativi di contrastare la vendita, il 4 febbraio il tribunale amministrativo di Lisbona ha comunque emesso il proprio via libera all'incanto, alimentando il malcontento nazionale. d'aste intende proteggere i propri clienti da possibili dispute di appartenenza.
    A sorpresa però a tirare bruscamente il freno è stata appunto la casa d'aste.

    Last Post by mameli11 il 5 Feb. 2014
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  10. Frida Kahlo e Diego Rivera insieme in Italia

    By mameli11 il 4 Feb. 2014
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    Le Scuderie del Quirinale e Palazzo Ducale inaugurano un progetto espositivo congiunto dedicato ai due grandi artisti e amanti.
    Si è da poco conclusa presso il Campidoglio la presentazione delle due grandi esposizioni che porteranno in Italia i capolavori di Frida Kahlo e Diego Rivera.

    Ad aprire la stagione messicana saranno le Scuderie del Quirinale che dal 20 marzo al 31 agosto ospiteranno un'ampia retrospettiva, curata da Helga Prignitz-Poda e dedicata a Frida Kahlo, una delle più grandi testimoni della cultura del Messico novecentesco.

    A distanza di pochi mesi, dal 20 settembre al 15 febbraio 2015, seguirà presso le sale di Palazzo Ducale a Genova la mostra “Frida Kahlo e Diego Rivera”, che porrà l'accento sul rapporto tra i due artisti, sulla scia de “L'art en fusion” conclusasi lo scorso 13 gennaio al Musée de l'Orangerie di Parigi.
    Gli eventi nascono da un nuovo gemellaggio culturale tra la capitale e il capoluogo ligure, che pur concretizzandosi in due momenti allestitivi differenti presenterà un unico racconto spiega l'Assessore alla Cultura di Roma Flavia Barca. Solo alcune delle opere in mostra a Roma saranno riproposte a Genova, sottolineando il carattere complementare delle due iniziative.

    Dopo un'esistenza trascorsa a cavallo tra il dolore e la creatività, all'ombra del successo riscosso dal marito Diego, l'attualità di Frida Kahlo, donna estremamente indipendente e liberale, è stata riconosciuta solo negli ultimi sessant'anni, in seguito alla sua morte.

    Last Post by mameli11 il 4 Feb. 2014
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