Noi con Voi

  1. Paralimpiadi 2016: giù il sipario, Italia bilancio da record
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    By marcel53 il 20 Sep. 2016
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    Si abbassa il sipario sulle Paralimpiadi di Rio 2016. La cerimonia di chiusura allo stadio Maracanà, con la fiorettista Bebe Vio a portare il tricolore, fa scendere i titoli di coda su un'edizione da record per l'Italia: il bilancio finale dice 39 medaglie, con 10 ori, 14 argenti e 15 bronzi. Un incremento di 11 podi rispetto a Londra 2012 - mai così bene da Atlanta '96 - e la nona posizione nel medagliere: la Top ten mancava da ben 44 anni.

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    Il movimento paralimpico italiano funziona, insomma, e può festeggiare per il tanto atteso traguardo della doppia cifra negli ori. A trascinare la spedizione azzurra è il nuoto, con ben tredici podi di cui quattro dello scatenato Federico Morlacchi. Bene anche la scherma, con la giovane campionessa Bebe Vio in copertina, e l'atletica, dove Martina Caironi e Assunta Legnante dettano legge. Risultati super anche dal ciclismo, dove la leggenda Alex Zanardi si guadagna per l'ennesima volta i riflettori col trionfo individuale e di squadra, unico atleta azzurro a mettersi al collo due ori. "Fornendo una percezione della disabilità completamente diversa aiutiamo il Paese a crescere - esulta Luca Pancalli, presidente del comitato paralimpico italiano -. Le 39 medaglie vinte sono il risultato migliore degli ultimi 20 anni. Sono le conquiste alle paralimpiadi a 'riabilitare' la società, non il contrario".

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  2. Paralimpiadi, Caironi oro, 'stavo perdendo protesi'
    dal web

    By marcel53 il 20 Sep. 2016
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    Martina Caironi porta a casa un oro nei 100 metri T42 vinto quasi senza concorrenza: sulla pista dell'Engenhao la 27enne bergamasca la fa da padrona, bissando in 14.97 il successo di Londra 2012. Al traguardo il suo è un pianto liberatorio: "Sono lacrime di gioia e di tensione - dice -, c'è dentro il peso e le tante aspettative di questi mesi, ma anche un incubo scampato perché stavo per perdere la protesi. Qui è stata davvero dura perché poteva succedere nel momento in cui avrei dovuto solo gioire"

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  3. Vio oro nella scherma, settimo sigillo per l’Italia
    LA STAMPA

    By mameli11 il 15 Sep. 2016
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    Beatrice “Bebe” conquista la medaglia più pregiata nel fioretto alle Paralimpiadi di Rio. Dieci medaglie azzurre complessive solo ieri
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    Un uragano si è abbattuto sulla Carioca Arena 3. Straripante, incontenibile, emozionante: non ci sono più aggettivi per descrivere la classe di Bebe Vio, nuova campionessa paralimpica del fioretto femminile classe B. A undici anni è stata colpita da una meningite ed ha subito l’amputazione di tutti e quattro gli arti, ma con quello che gli rimane infilza stoccate degne delle colleghe olimpiche.
    La sua scherma travolgente ha conquistato anche il pubblico brasiliano che l’ha applaudita e accompagnata lungo la cavalcata, completata con il 15-7 rifilato alla cinese Zhou. «C’era un tifo spaventoso, mi sembrava di essere in Italia. Ogni stoccata sentivo la folla, mi gasavo e mi ripetevo: “È mia, è mia”. Le cinesi sono carinissime, ma batterle mi fa molto piacere – ha ammesso candidamente -. Ringrazio tutte le persone che mi hanno aiutato, la mia famiglia e le Fiamme Oro».
    Scatenata e canterina anche durante gli assalti, come ha ammesso dopo essersi messa al collo la medaglia d’oro. Per caricarsi, ovviamente, non poteva che scegliere Jovanotti: «Io e la mia compagna di stanza Andreea Mogos ci siamo messe sul balcone coi pop corn avanzati dalla Cerimonia d’apertura e abbiamo fatto tutta la playlist, da “La mia moto” a “Ragazza Magica”, veramente di tutto. Anche mentre tiravo in pedana canticchiavo e intonavo qualche strofa di “Ragazza Magica” per caricarmi».
    Sempre nella categoria B, ma al maschile, si è fermato al quarto posto e ad un passo dal sogno Marco Cima. Sconfitto per una sola stoccata in semifinale dal cinese Feng, il quarantenne viterbese si è arreso nella finale per il bronzo al francese Valet.

    Non ha tradito, invece, Federico Morlacchi. Ancora una volta, l’allievo di Max Tosin è andato a bersaglio tra le corsie dell’Aquatic Stadium, ha agguantato l’argento nei 100 rana SB8 (1’12”28), venendo preceduto soltanto dallo spagnolo Salguero Galisteo (1’11”11). Per Morlacchi è la terza medaglia a Rio dopo l’oro nei 200 misti SM9 e l’argento nei 400 stile libero S9. Dal nuoto arriva anche un bronzo. A centrarlo è stato Efrem Morelli, che si è piazzato terzo nei 50 rana SB3 (49”92), bruciando all’ultima bracciata il giapponese Takayuki Suzuki (49”96).
    Argento, invece, per Alberto Simonelli. Nell’arco compound open individuale, il quarantanovenne bergamasco ha perso la sfida per l’oro con l’americano Shelby per appena un punto (144-143). Per Simonelli, comunque, la soddisfazione di ...

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    Last Post by mameli11 il 15 Sep. 2016
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  4. Alex Zanardi oro nella cronometro H5 alle Paralimpiadi
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    By marcel53 il 15 Sep. 2016
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    Alex Zanardi ha conquistato la medaglia d'oro alle Paralimpiadi di Rio nella cronometro H5, bissando il titolo di Londra 2012. Al termine di una super rimonta ha sconfitto per soli 2''74 l'australiano Stuart Tripp.

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    La dedica a sorpresa, è per Tamberi : "E' stato incredibile, durissimo gareggiare con questo caldo. In questo momento mi sento di dedicare la medaglia a tante persone, da mia madre che mi ha messo al mondo, a mia moglie, a mio figlio. Ma una dedica speciale la voglio fare a Gianmarco Tamberi, perché immagino cosa possa aver provato nel momento dell'infortunio". Queste le prima parole di Alessandro Zanardi. "Alla mia età la voglia di farcela non basta, serve una programmazione e tanto lavoro. Alla fine credo di essere andato anche oltre quello che avevo programmato", ha aggiunto il campione olimpico. E arrivano i ringraziamenti, tramite un messaggio all'Ansa, del saltatore: "Ho seguito la gara di Alex Zanardi e la sua vittoria mi ha fatto venire la pelle d'oca: quando poi ho ascoltato le sue parole, sembravo un bambino che non riesce a togliersi il sorriso dalle labbra".

    Gianmarco Tamberi ringrazia via Ansa Alex Zanardi che gli ha dedicato l'oro vinto. "Lui - spiega - ha toccato il cuore di tutti con la sua storia, ma con queste parole è entrato dentro al mio e ci ha preso la residenza...".

    Last Post by mameli11 il 15 Sep. 2016
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  5. Gli azzurri nuotano nell’oro: Bocciardo vince i 400 stile
    LA STAMPA

    By mameli11 il 14 Sep. 2016
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    Seconda vittoria per l’Italia nelle Paralimpiadi di Rio de Janeiro
    Il nuoto azzurro è sempre d’oro. Dopo il primo acuto di Federico Morlacchi nei 200 misti SM9, ecco il secondo titolo paralimpico 2016 grazie a Francesco Bocciardo nei 400 stile libero S6. Campione europeo e mondiale in carica, il 22enne ligure si è assicurato l’oro con una gara da padrone, regalando la 15ª medaglia alla spedizione italiana in Brasile, l’8ª tra le corsie. Ottimo anche il suo tempo di 5’02”15. «Sapevo che avrei dovuto tirare fin dall’inizio - ha detto Bocciardo, autore di una gara...

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  6. La favola di Matt, arciere senza braccia che ha sempre fatto centro in gara e nella vita
    LA STAMPA

    By mameli11 il 14 Sep. 2016
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    Nato senza gli arti superiori. I genitori adottivi gli hanno insegnato che il concetto di «impossibile» non esiste. La moglie e i tre figli gli hanno dato la voglia di vincere

    «Il mio nome è Matt Stutzman, the Armless Archer», l’Arciere senza Braccia. Sul suo sito si presenta così, a metà fra James Bond e un supereroe, l’unico atleta al mondo che tira con l’arco usando i piedi perché nato senza gli arti superiori.

    Ha 33 anni, fa parte della squadra americana presente alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro, nei prossimi giorni inizierà il torneo individuale Open Compound – dove quattro anni fa a Londra aveva vinto un argento – e vive di sport e famiglia.

    Come spesso capita in questi casi, infatti, la vita di un bambino con difficoltà all’apparenza insuperabili diventa straordinaria grazie a due genitori a detta di Matt «incredibili e incredibilmente pazienti» che, adottandolo quando aveva 13 mesi, gli insegnano da subito quanto l’idea di impossibile sia solo uno stato della mente. La vecchia fattoria dove abitano è il luogo perfetto per crescere un bambino vivace e curioso come lui, che si arrampica su alberi e trattori con, ma soprattutto senza, protesi alle braccia.

    Crescendo, Matt impara a suonare la chitarra, gioca a calcio, basket e pallavolo e prende la patente, lottando contro la burocrazia perché vuole guidare usando solo i piedi. Poi però per qualche anno litiga con la vita e i pregiudizi delle persone, andando via di casa, passando da un lavoro all’altro e frequentando cattive compagnie. A salvarlo sono prima Amber, la donna che diventerà sua moglie, e poi i tre figli Carter, Cameron e Alex.

    A questo punto in Matt torna la passione per il tiro con l’arco, nata quand’era ragazzino per il desiderio di andare a caccia con il padre: «All’inizio non avevamo idea di come potessi fare – dice ripensando a quegli anni – sapevo solo che volevo tirare anch’io». Ma la necessità aguzza l’ingegno e Matt sviluppa un modo tutto suo: usa il piede sinistro per sistemare la freccia mentre tiene l’arco con l’altro piede, con cui tende anche la corda, agganciandola con la bocca a un anello collocato sulla spalla destra. Infine, sempre con la bocca, apre l’anello scoccando la freccia. In questo modo, oltre all’argento a Londra, nel 2015 vince i Mondiali a squadre e arriva secondo nel singolo ai Giochi PanAmericani.

    Come se non bastasse, nello stesso anno stabilisce il nuovo record del mondo centrando il bersaglio da una distanza di 283 metri, superando il precedente primato detenuto da una persona normodotata. Ma Matt Stutzman è l’Arciere senza Braccia e per i s...

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    Last Post by mameli11 il 14 Sep. 2016
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  7. Paralimpiadi di Rio, altri due bronzi nel nuoto con Ghiretti e Boni

    By mameli11 il 11 Sep. 2016
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    Due bronzi nel giro di mezz’ora. La Nazionale azzurra di nuoto paralimpico ci ha preso gusto e continua ad impreziosire il medagliere giorno dopo giorno. Se ieri notte erano arrivati due argenti con Francesco Bettella (100 dorso S1) e Federico Morlacchi (400 stile libero S9), stavolta sono due bronzi a rendere più ricco il bottino italiano grazie a Giulia Ghiretti e Vincenzo Boni.

    Rimasta vittima di un incidente mentre faceva trampolino elastico, la ventiduenne emiliana ha toccato per terza nei 50 farfalla S5 (45”74), andandosi a prendere la prima medaglia della sua carriera paralimpica. «Non so cosa sia successo, ci ho messo un po’ a realizzare quello che ho fatto – ha raccontato incredula, prima di lasciarsi andare alle lacrime -
    È la medaglia più bella della mia vita».
    Pochi minuti dopo era già tempo di trattenere il fiato per un’altra finale, quella di Vincenzo Boni nei 50 dorso S3. Lo scugnizzo napoletano non ha tradito e si è messo al collo anche lui un bronzo (46”67), anche lui centrando la prima medaglia all’esordio paralimpico dopo appena due anni di attività agonistica di alto livello.

    «Avevo un’ansia addosso esagerata ed ero preoccupatissimo del ritorno dei cinesi, infatti uno di loro mi ha beffato – ha ammesso Boni -. Non nascondo un po’ di amarezza perché avevo nelle corde il tempo del secondo classificato, però la Paralimpiade è qualcosa di diverso. Pensavo di essere al top della forma, ma l’aspetto mentale ricopre un ruolo importante. Comunque sono felicissimo e dedico questa medaglia alla mia società, la Caravaggio Sporting Village, che ha investito su di me e sono venuti fin qui a vedermi. E poi alla mia famiglia, alla mia ragazza Giusy e ai miei amici che fanno un tifo sfegatato».

    Last Post by mameli11 il 11 Sep. 2016
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  8. Paralimpiadi: prima medaglia per Italia
    dal web

    By marcel53 il 10 Sep. 2016
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    (ANSA) - ROMA, 9 SET - Prima medaglia per l'Italia alle Paralimpiadi di Rio 2016. All'Aquatics Center, Francesco Bettella ha ottenuto la medaglia d'argento nei 100 dorso S1. Il padovano ha nuotato in 2''27'06, giungendo alle spalle dell'ucraino Boiko e davanti all'altro ucraino Kol. "Grande Francesco - il commento del presidente del Comitato,Luca Pancalli, riportato dal sito ufficiale - prima medaglia! Da oggi iniziamo e non a caso lo facciamo dal nuoto. A Londra fu lo stesso, anche se in quella circostanza fu bronzo, e alla fine ottenemmo buoni risultati. Che sia, pertanto, di buon auspicio, non solo per tutto il Team Azzurro del nuoto ma anche per l'intera delegazione italiana a Rio".


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    Last Post by marcel53 il 10 Sep. 2016
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  9. Paralimpiadi, anche una bandiera russa
    dal web

    By marcel53 il 8 Sep. 2016
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    MOSCA, 8 SET - Mosca ringrazia la delegazione bielorussa per aver portato anche la bandiera russa alla cerimonia di apertura delle Paralimpiadi 2016 di Rio in segno di solidarietà con gli atleti russi esclusi dalla manifestazione in seguito allo scandalo del doping di stato. "Posso solo ringraziare il nostro collega bielorusso, un atleta, ma sfortunatamente non conosco il suo nome", ha detto il presidente del Comitato paralimpico russo Vladimir Lukin.


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    Last Post by marcel53 il 8 Sep. 2016
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  10. Guida alle Paralimpiadi 2016, che iniziano oggi
    dal web

    By marcel53 il 7 Sep. 2016
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    Stasera a Rio de Janeiro, la città brasiliana che ha ospitato le Olimpiadi, ci sarà la cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici, che sono l’equivalente delle Olimpiadi a cui partecipano gli atleti con disabilità fisiche. I criteri che gli atleti devono rispettare per poter partecipare ai Giochi sono stabiliti dal Comitato Paralimpico Internazionale (CPI). La cerimonia inaugurale inizierà quando in Italia saranno le 23.45 e si terrà allo stadio Maracanã: le gare invece incominceranno domani, giovedì 8 settembre, e si concluderanno il 18. Le Paralimpiadi si disputeranno perlopiù negli impianti sportivi che sono stati costruiti per le Olimpiadi.



    Gli sport per persone disabili sono praticati da oltre un secolo, e le prime associazioni dedicate risalgono alla fine dell’Ottocento: per esempio nel 1888 a Berlino esistevano dei club sportivi per persone sorde. Gli sport per disabili si diffusero però soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale, per via dei molti soldati rimasti invalidi nei combattimenti. Le prime Paralimpiadi vere e proprie si tennero a Roma nel 1960, quando parteciparono 400 atleti da 23 paesi diversi: da allora si sono tenute ogni quattro anni. Le prime Paralimpiadi invernali furono invece quelle del 1976 a Örnsköldsvik, in Svezia. Dalle Olimpiadi estive del 1988 di Seul e da quelle invernali di Albertville del 1992, le Paralimpiadi si tengono nella stessa città delle Olimpiadi.

    Le classificazioni

    Esistono nove categorie di disabilità alle Paralimpiadi 2016, che determinano altrettanti gruppi di impedimenti neuromuscoloscheletrici: la diminuzione della forza, la diminuzione del range di movimento, deficienza degli arti (cioè le amputazioni), la differente lunghezza degli arti, l’ipertonia (cioè un aumento della tensione dei muscoli), l’atassia (cioè la mancanza di coordinazione muscolare), l’atetosi (che comporta movimenti involontari dei muscoli) e la bassa statura (cioè il nanismo). Una nona categoria identifica gli atleti con disabilità visive. Esiste anche una decima categoria prevista dal CPI, quella delle disabilità intellettive, per le quali sono però organizzate delle Olimpiadi diverse, i Giochi Olimpici Speciali (gli ultimi sono stati nel 2015 a Los Angeles).
    Per ogni sport delle Paralimpiadi – 22 per questa edizione – ci sono ulteriori sottocategorie, chiamate “classi” e pensate per dividere gli atleti in gruppi nei quali possano gareggiare relativamente alla pari (perché la stessa disabilità può essere più o meno grave). Dato che ogni sport prevede movimenti e sforzi di tipo diverso, il sistema di ...

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    Last Post by marcel53 il 7 Sep. 2016
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