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  1. Sochi 2014: atleti ucraini abbandonano i Giochi Olimpici

    By marcel53 il 23 Feb. 2014
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    La sciatrice Bogdana Matsotska e altri atleti della nazionale dell’Ucraina hanno deciso di abbandonare i Giochi Olimpici di Sochi 2014 in segno di protesta contro il presidente Yanukovych indicato come responsabile per l’eccidio dei manifestanti avvenuto in questi giorni nella capitale Kiev in seguito ai pesanti scontri in piazza. La Matsotska ha scritto sul proprio profilo Facebook di rifiutarsi di gareggiare ancora e di non voler più rappresentare il proprio paese alle Olimpiadi russe. Inoltre ha definito come “irresponsabile” il presidente. Parole forti e dirette. Altri atleti l’hanno seguita, ma non sono stati ancora resi noti i loro nomi.


    Un segnale pesante quello che arriva da Sochi e che vuole quasi riportare un po’ di attenzione in più sulla situazione in Ucraina. La Matsoska ha dato il via all’abbandono dei giochi e altri l’hanno seguita, anche se non è ancora chiaro quanti degli altri 42 membri della delegazione giallo-blu. Il CIO ha già confermato la notizia per bocca del portavoce del comitato olimpico Mark Adams: “Sappiamo che alcuni di loro hanno deciso di tornare in Ucraina e il presidente del comitato olimpico ucraino Sergei Bubka (ex campione del Salto con l’Asta NDR) rispetta la loro decisione“.

    Last Post by marcel53 il 23 Feb. 2014
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  2. Ucraina, le ragazze del biathlon vincono

    By mameli11 il 22 Feb. 2014
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    Ucraina, le ragazze del biathlon vincono tra gli insulti dei russi
    Lo sparo stavolta segna la tregua. Le ragazze del biathlon ucraino vincono il primo oro olimpico del Paese degli ultimi 20 anni proprio mentre il presidente Viktor Yanukovich annuncia di aver trovato un accordo con i leader delle opposizioni per fermare le violenze a Kiev. Ed è qualcosa più di una coincidenza, assomiglia a un segno divino. Le quattro ragazze non hanno il lutto al braccio, non possono indossarlo perché è vietato dalle regole dei Giochi e tutte quattro prima di decidere di vincere



    TUTTO IL MONDO E PAESE
    PERCHE GLI INSULTI SU RAGAZZE
    CHE HANNO MESSO TUTTO IL LORO
    IMPEGNO IN UNA MANIFESTAZIONE
    SPORTIVA???
    BHO VAI A CAPIRE IL MONDO

    Last Post by mameli11 il 22 Feb. 2014
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  3. CAROLINA LA GRANDE D'ITALIA

    By mameli11 il 21 Feb. 2014
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    Carolina Kostner ha vinto la medaglia di bronzo nell’individuale di figura ai Giochi Invernali di Sochi 2014. La 27enne pattinatrice bolzanina, già terza al termine del corto di ieri, mantiene il piazzamento anche dopo il libero, eseguito sulle note del “Bolero” di Ravel. Per l’azzurra, al suo primo podio in carriera in una rassegna a cinque cerchi, c’è anche il nuovo record personale (216,73). Oro alla russa Adelina Sotnikova (224,59) argento alla coreana Yuna Kim (219,11), campionessa uscente. L’Italia sale così a otto medaglie a Sochi.





    UNA GRANDE PRESTAZIONE
    ESEGUITA CON MAESTRIA,UMILTA' MA ANCHE CON TANTA TENACIA
    BRAVA CAROLINA SEI GRANDE

    Last Post by mameli11 il 21 Feb. 2014
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  4. CAROLINA KOSTNER MEDAGLIA DI BRONZO A SOCHI 2014 DAL WEB

    By marcel53 il 20 Feb. 2014
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    L’ultima Carolina Kostner olimpica la ricordavo affranta dal disastro canadese di Vancouver 2010. A Sochi, sul Mar Nero, la bolzanina si riscatta e corona il sogno di una carriera da fuoriclasse: cogliere una medaglia a cinque cerchi, bronzo alle spalle della russa Adelina Sotnikova e della coreana Yu-Na Kim.

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    Partiamo dal principio. Il programma corto di mercoledì all’Iceberg Skating Center regala una sfida avvincente e dagli altissimi contenuti tecnici. Yu-Na Kim è detentrice del titolo olimpico e si esibisce con efficacia ineguagliabile che la posizione in testa al concorso provvisorio con il punteggio di 74.92. Gracie Gold, americana attesa tra le migliori, pattina a distanza di sicurezza, ma il pubblico di casa non ha occhi e cuore che per la baby-prodigio, Yulia Lipnitskaya, anni 15, fresca di trionfo continentale. Ma il palcoscenico olimpico miete la sua vittima, così come fu per Carolina a Torino 2006: la piccola zarina capitombola e con la morte nel cuore si vede obbligata a registrare un misero – si fa per dire – 65.23 che la taglia fuori dalla lotta per le medaglie. E’ la volta di Kostner nostra, e nel giorno che vale la gloria sportiva Carolina si libra sul ghiaccio accompagnata dall’”Ave Maria” di Schubert con eleganza e determinazione, come prima mai. La giuria premia la sua perfezione con un clamoroso 74.12 che la tiene incollata di un niente ad Adelina Sotnikova, che scatena il tripudio del pubblico di fede russa e completa con 74.64 il terzetto delle candidate alla medaglia d’oro.

    Il programma libero del giovedì si annuncia come un duello da leggenda tra tre meravigliose interpreti, ed alla resa dei conti sarà proprio così. Asada e Lipnitskaya azzardano la rimonta impossibile, ma è Carolina Kostner a danzare sul ghiaccio sulle note del “Bolero” che pare disegnato in paradiso. Senza sbavature sui salti, baciata dalla grazia nei componenti artistici, l’altoatesina conquista con il sorriso ed illumina la scena con un’esibizione che manda a referto un memorabile 216.76 che assicura la medaglia. Non sarà oro perchè Adelina Sotnikova è all’altezza della sua fama e con l’aggiunta dell’aiutino casalingo in giuria sorpassa Kostner, 224.59, e pure Yu-Na Kim, 219.11, che detto tra di noi meritava il titolo olimpico.

    Applausi, ed anche qualche lacrima di commozione.

    Last Post by marcel53 il 20 Feb. 2014
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  5. Kostner oltre ogni limite “Ho pensato: credi in te stessa”

    By mameli11 il 20 Feb. 2014
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    Pattinaggio, stasera il libero vale l’oro. Carolina 3za, a 8 decimi da Yu Na Kim “La Russia mi porta bene, appena ho iniziato tutto era perfetto”
    Le gambe dell’americana Gracie Gold “sono di gelatina”, il ghiaccio per Yulia Lipnitskaia “diventa caldissimo”, i Giochi di Mao Asada “sono già finiti e non è l’uscita di scena che sognavo”. Ma in questo delirio di emozioni tre atlete non perdono la concentrazione e stanno tutte in 8 decimi di punto dopo il programma corto, un niente. Per Yu Na Kim, Adelina Sotnikova e Carolina Kostner la gara riparte da zero. E anche se qualcuno potrà essere sorpreso la più serena è l’italiana.

    In pista, prima di iniziare, si è tappata le orecchie. Voleva isolarsi?
    “No, solo evitare di assorbire l’emotività del momento. Aveva appena pattinato Yulia Lipnitskaya, la più attesa dal pubblico. Temevo le urla, non volevo farmi travolgere dall’atmosfera fuori controllo, ma quando mi sono messa in posa è sparito tutto”.

    Si aspettava di finire a 8 decimi da Yu Na Kim, oro in carica e non a caso ribattezzata “Yu Na Queen”?
    “Non ho valutato i distacchi, mi interessava tutt’altro. Ero solo felice di essere lì, di godermi il programma, l’attenzione, di farmi trasportare dall’Ave Maria che sono così felice di aver scelto. Non ho pensato alla classifica e non ci penserò. Siamo solo a metà strada. Posso solo dire che è un onore vestire la maglia italiana e portarla così”.

    Ha attaccato con una combinazione inedita.
    “L’ho provata in allenamento e non ho neanche fatto sapere al mio tecnico che l’avrei usata. Lui mi ha visto mente ci lavoravo su ma non ha proferito parola. Nessuno dei due voleva aggiungere aspettative, senza forzare mi solo suggerito: “Credi in te stessa”. Poi in pista mi sono detta: sii coraggiosa”.

    E prima di entrare in pista che le ha detto il suo allenatore Michael Huth?
    “Dice sempre un sacco di cose solo che non ne ricordo nessuna, quando lascia la balaustra è un momento troppo concitato”.
    Lipnitskaya si è lamentata per la temperatura del ghiaccio.
    “Mi sembrava come al solito, se mai era la temperatura dell’Iceberg ad essere davvero alta”.

    Lei in Russia ha vinto due bronzi Mondiali. Sempre bene nei Grand Prix. Coincidenze?
    “C’è un feeling. Qui la gente capisce di pattinaggio, c’è cultura e rispetto per questo sport e saperlo ti spinge a far ancora meglio”.

    Ha superato le sue aspettative?
    “Chiedetemelo alla fine”.

    Il male alla schiena?
    “Si fa sentire ma sono in ottime mani, i medici e i fisioterapisti si prendono cura di me”.

    Last Post by mameli11 il 20 Feb. 2014
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  6. Olimpiadi Sochi 2014: strepitosa Carolina Kostner, è terza dopo il corto

    By marcel53 il 19 Feb. 2014
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    Si è concluso il programma corto ed era difficile immaginare qualcosa di meglio per la nostra Carolina Kostner. Lei si è superata, ha battuto il suo record nello short ed è stata la migliore in assoluto per quanto riguarda i components, battuta solo nel tecnico dalla campionessa olimpica uscente e campionessa del mondo in carica, la coreana Yuna Kim, e da Adelina Sotnikova, la vice-campionessa d’Europa tornata beniamina dei russi dopo che Julia Lipnitskaia ha clamorosamente sbagliato un triplo flip. Fuori dai giochi per le medaglie la giapponese Mao Asada, argento quattro ani fa. Domani la gara sarà estremamente esaltante, ma oggi già possiamo essere stra-felici per la prestazione di Carolina, da pelle d’oca.

    Last Post by marcel53 il 19 Feb. 2014
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  7. Sochi: biathlon, bronzo per l'Italia

    By mameli11 il 19 Feb. 2014
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    Settima medaglia per l'Italia ai Giochi di Sochi: nel biathlon la staffetta mista, specialità all'esordio alle Olimpiadi invernali, ha vinto la medaglia di bronzo. La squadra italiana era composta da Dorothea Wierer, Karin Oberhofer, Dominik Windisch e Lukas Hofer. L'oro è andato alla Norvegia, davanti alla Repubblica Ceca.


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    La settima medaglia italiana alle Olimpiadi di Sochi 2014 arriva dal biathlon nella staffetta mista, per bronzo super e forse inatteso, in una specialità in cui non salivamo sul podio dai Giochi di Nagano 1998. Una grandissima prova da parte del quartetto azzurro, molto preciso al tiro (solo qualche ricarica per i primi tre frazionisti) e con un bel ritmo nel fondo, rimasto nelle prime posizioni sin dall’avvio e sempre sul podio nelle ultime tre frazioni, con un vantaggio di sicurezza rispetto alle rivali.
    Le principali favorite (Norvegia oro e Repubblica Ceca argento) si sono rivelate irraggiungibili, come si diceva nei pronostici, ma tutte le altre squadre sono rimaste davvero lontane, come dimostrano gli oltre 40 secondi di distacco della Germania (quarta) e della Russia (quinta) e addirittura oltre un minuto e mezzo per la Francia (settima). Gli azzurri, dopo aver fatto un’ottima Olimpiadi non coronata da piazzamenti sul podio (soprattutto con le ragazze), sono riusciti a tirare fuori il meglio nell’occasione più importante.

    Last Post by mameli11 il 19 Feb. 2014
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  8. Sochi 2014, i beauty look delle atlete in gara DAL WEB

    By marcel53 il 18 Feb. 2014
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    Sochi 2014, i beauty look delle atlete in gara hanno suscitato in questa edizione una buona dose di curiosità da parte della stampa femminile e non: talvolta ci dimentichiamo del fatto che le atlete non sono solo grandissime campionesse sportive, ma sono anche, e soprattutto, donne come tutte noi e amano mantenere quel tocco di femminilità che le distingua l’una dall’altra anche durante competizioni così importanti come le Olimpiadi invernali. Neve, freddo e gelo della Russia non hanno dunque impedito alle atlete di tutto il mondo di farsi riconoscere per alcune pettinature originali o make up particolari, anche se appena accennati: vediamo insieme quali sono i look che maggiormente hanno conquistato il cuore dei telespettatori.

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    Partiamo dalla testa: molto spesso durante le gare sciatrici, snowborder, pattinatrici velociste ecc. indossano caschi o cappellini ed è dunque difficile capire cosa nascondono sotto. Poi arriva il momento della fine della competizione e delle premiazioni, et voilà, scopriamo magicamente che sotto un casco super tecnico si nasconde in realtà una bella chioma curata, caratterizzata da onde morbide come di moda anche tra le star, oppure capelli raccolti in trecce laterali, strette o morbide, dallo stile un po’ parisienne, un po’ Heidi. A Sochi 2014 di queste sorprese “sotto i caschi” ne abbiamo viste parecchie, qualche nome? Chemmy Alcott, una sciatrice che la sua treccia bionda l’ha addirittura fatta spuntare dal casco di ordinanza, Erin Hamlin, Isabella Laböck che di trecce ne aveva addirittura due portate lateralmente come codini.

    Carolina-Kostner-Sochi-2014

    Tra tutte le atlete in gara quelle che di sicuro hanno più possibilità, per esigenze sceniche, di giocare con make up e acconciature sono le pattinatrici. Il pattinaggio artistico, infatti, o di figura che lo si voglia chiamare, è uno di quegli sport che fanno sognare non solo per le movenze delicate e potenti delle atlete, ma anche per i bellissimi costumi e il trucco e l’acconciatura curatissime che ogni ragazza può sfoggiare. I capelli sono generalmente raccolti in perfetti chignon o code alte, ovvero pettinature che permettano di tenere scoperto il viso e mostrarne l’espressività durante la gara. Il make up, invece, viene di solito scelto a tema con le musiche “danzate” sul ghiaccio: vediamo ombretti perlati e shimmer in abbondanza che ...

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    Last Post by marcel53 il 18 Feb. 2014
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  9. Sochi, si fermano per la nebbia snowboard e biathlon maschile

    By mameli11 il 18 Feb. 2014
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    I Giochi di Sochi finiscono nella morsa della nebbia. Niente snowboard e biathlon stamattina a Krasnaya Polyana, per le avverse condizioni atmosferiche. Dopo un’attesa di oltre tre ore lo snowboardcross maschile è stato cancellato perché la visibilità era limitatissima, non più di qualche metro. La gara è stata spostata a domani mattina alle 10.30 locali (le 7.30 in Italia). Non ci saranno le batterie di qualificazione, ma si partirà direttamente dagli ottavi di finale. Tommaso Leoni sarà nella terza batteria, Omar Visintin ed Emanuel Perathoner nella quinta, Luca Matteotti nell’ottava.

    Nulla da fare anche nel biathlon maschile. La 15 chilometri mass start programmata in mattinata è stata rinviata a domani mattina, mentre in serata resta confermata la 12,5 chilometri mass start femminile.

    Infine cambio di orario per il gigante femminile di domani. La prima manche scatterà alle 6.30 italiane (anziché alle 8), la seconda alle 10 (anziché alle 11.30).

    La bielorussa Darya Domracheva, invece, ha vinto la medaglia d"oro nella 12,5 km mass start femminile
    di biathlon ai Giochi Olimpici Invernali di Sochi con il tempo di 35:25.6. Al secondo posto, e medaglia d"argento, è giunta la ceca Gabriela Soukalova a +20.2, mentre il bronzo è andato alla norvegese Tiril Eckhoff a +27.3. La prima delle italiane è Karin Oberhofer giunta 14esima al traguardo.

    Last Post by mameli11 il 18 Feb. 2014
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  10. Dall'atletica al bob a due

    By mameli11 il 18 Feb. 2014
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    20140218_jones



    Dall'atletica al bob a due:
    scendono in pista le tre super atlete
    Aumenta la dimensione del testo Diminuisci la dimensione del testo
    di Mario Nicoliello
    Dalla pista di atletica al budello del bob, dall"estate all"inverno, dalla canottiera alla tuta, dagli occhiali da sole al casco. Finalmente ci siamo, oggi comincia l"avventura del bob femminile e una volta tanto le atlete più attese non sono coloro che piloteranno la macchina sul ghiaccio, bensì le frenatrici. Tre in particolare, due americane e un"australiana. In comune hanno un passato di successi su una pista di atletica. Le due velociste americane in gara a Sochi 2014 sono l"ostacolista Lolo Jones, due volte iridata indoor, e la sprinter Lauryn Williams, oro nei 100 ai mondiali di Helsinki 2005 e nella 4x100 ai Giochi olimpici di Londra 2012, argento nei 100 ad Atene 2004.

    DAL SOLE AL GHIACCIO - La Jones farà coppia con Jazmine Fenlator, mentre la Williams gareggerà in compagnia di Elana Meyers. Entrambe hanno conquistato il pass olimpico a suon di podi in Coppa del mondo. A stupire è stato soprattutto Lauryn Williams – ribattezzata topolino per via della sua acconciatura –, passata dalla canottiera alla tuta invernale solo quattro mesi fa. In caso di medaglia in terra russa la trentenne statunitense potrebbe diventare la quinta atleta capace di salire sul podio sia ai Giochi estivi sia a quelli invernali, dopo il connazionale Eddie Eagan (pugilato e bob), il norvegese Jacob Tullin Thams (salto con gli sci e vela), la tedesca Christa Luding-Rothenburger (pattinaggio velocità e ciclismo su pista) e la canadese Clara Hughes (ciclismo su strada e pattinaggio velocità). Oltre alle due americane, al Sanki Sliding Center stasera indosserà in casco integrale e spingerà la macchina con i pattini anche un"altra atleta plurimedagliata in pista. La trentunenne Jana Pittman, oro nei 400 ostacoli ai Mondiali di Parigi 2003 e Osaka 2007, sarà infatti la frenatrice del primo equipaggio australiano. A differenza di Jones e Williams, la Pittman gareggerà per divertirsi poiché è impensabile che il bob aussie salga sul podio. Stasera sono in programma le prime due manche – alle 16.15 e alle 17.20 italiane, domani si assegnano le medaglie al termine delle due discese conclusive (alle 17.15 e alle 18.25).

    Last Post by mameli11 il 18 Feb. 2014
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