Noi con Voi

  1. Ricordando Fausto Coppi, a quasi un secolo dalla nascita
    dal web

    By marcel53 il 2 Jan. 2020
    +1   -1    0 Comments   1,287 Views
    .




    Dici ciclismo, pensi a Coppi e Bartali, dici sfida, pensi a Coppi e Bartali, dici dualismo, pensi a Coppi e Bartali, dici lealtà, pensi a Coppi e Bartali

    Il 15 settembre 2019 sarà una data speciale per gli appassionati di ciclismo e , in generale, di sport. Quel giorno, infatti, si celebreranno i cento anni dalla nascita di una leggenda dello sport tricolore come Fausto Coppi. Nato a Castellania, il “Campionissimo”, come lo soprannominavano, ha scaldato i cuori di generazioni di appassionati tra gli anni trenta e gli anni cinquanta del secolo scorso. In quegli anni, fu celebre il dualismo con Bartali, altro “mostro” delle due ruote italiane.
    L'”Airone”, altro soprannome, ha per ben cinque volte vinto il Giro d’Italia: 1940, 1947, 1949, 1952, 1953. L’ultimo podio al Giro risale al 1955, quando si classificò terzo. Cinque anni più tardi, proprio il 2 gennaio 1960 la scomparsa a causa della malaria.

    Marino Bartoletti, storico giornalista italiano appassionato tra le altre cose di ciclismo, descrive così, attraverso la sua pagina ufficiale, il grande campione:
    “Il 2 gennaio del 1960 morì Fausto Coppi: il campione dello sport in assoluto più amato della nostra storia. Lo portò via il destino ad appena 40 anni: ma ci mise del suo anche l’imperizia degli uomini che avrebbero dovuto conservarcelo
    Se ne andò senza vedere crescere i suoi figli; se ne andò senza poter vivere la breve alba di un’Italia che aveva contribuito a fare più fiera e forse persino più felice; se ne andò senza vedere l’anno delle magnifiche Olimpiadi che avrebbero fatto nuovamente innamorare il Mondo del nostro Paese; se ne andò senza condividere i successivi quarant’anni di vita di Gino Bartali che, pur essendo il “vecchio” dei due, perse per sempre (e proprio alla vigilia di una stagione da vivere finalmente insieme) il gemello di un’epopea irripetibile
    Il 2019 celebrerà il centenario della sua nascita. Se il Risorgimento aveva unito una Nazione che non c’era ancora, lui e Gino – come le loro imprese – unirono nell’orgoglio una Nazione che non c’era più. Che i più giovani sappiano! In Italia abbiamo visto costruire e sprecare monumenti per molto meno”

    Last Post by marcel53 il 2 Jan. 2020
    .
  2. BRIGITTE BARDOT COMPIE 85 ANNI: L’INTERVISTA IN ESCLUSIVA
    dal web

    By marcel53 il 27 Sep. 2019
    +1   -1    0 Comments   36 Views
    .

    Il 28 settembre 1934 nacque Brigitte Bardot. Con la sua prorompente sensualità e fisicità diventò un'icona: 85 anni dopo l'attrice francese resta un mito indiscusso del cinema e della moda. L'abbiamo intervistata per sapere come trascorrerà il giorno del suo compleanno e per farci raccontare le nuove battaglie a cui si sta dedicando


    Brigitte-Bardot-sorriso-640x425



    Brigitte Bardot compie 85 anni, più della metà di questi trascorsi lontano dalla vita mondana e dal cinema. Proprio lei, B.B., la diva che è diventata icona assoluta di stile e bellezza in tutto il mondo con due semplici consonanti accostate una all’altra.

    «Bri Bri» ha sempre evitato le etichette. Si è sempre sentita libera, camminava a piedi scalzi ovunque andasse e creava scandalo a Cannes con un succinto bikini che mostrava l’ombelico. Hanno provato in tanti ad ammaestrarla: da registi a produttori fino agli uomini con cui è stata. Il primo tra tutti è stato Roger Vadim: amante prima, marito poi e regista durante. I due s’innamorano quando lei è ancora minorenne, devono attendere la maggiore età per sposarsi e scappare via dalla famiglia per godersi la libertà tanto cercata. Tre lunghi anni in cui Brigitte non desidera altro che l’amore e vivere la sua vita.

    Appare quindicenne sulla copertina di Elle e sarà poi Vadim a capire il potenziale di Brigitte catalizzando tutta la sua prorompente sensualità e a farne una stella del cinema. Un fenomeno mondiale che non smette di brillare ancora oggi. E questo nonostante la stessa Bardot abbia preso le distanze dalla creatura B.B. per dedicarsi alla Fondazione con cui protegge e aiuta gli animali.

    Amata e invidiata da uomini e donne, Brigitte che desiderava essere ballerina trova il successo come attrice nel film diretto dal primo marito. Vadim la scolpisce sui propri desideri e su quelli degli uomini che la desiderano nell’interpretazione di Juliette in Et Dieu créa la femme-Piace a Troppi. Seguono altri film e altri amori. Il suo fascino sedurrà anche un intellettuale come Jean-Luc Godard che la vuole ne Il disprezzo (1963), storia tratta dal romanzo di Alberto Moravia.




    6-brigitte-bardot-spiaggia-cannes-attrice


    Più aumenta la fama e più i rotocalchi di gossip si divertono ad attribuirle flirt fotografandola ovunque vada. E Bri Bri, dopo Vadim, convola a nozze con l’attore Jacques Charrier conosciuto sul set del film Babette va alla guerra (1959) e poi con il playboy Gunter Sachs.

    Ha ricordato Gigi Rizzi, uno dei suoi tanti flirt estivi, in una lettera indi...

    Read the whole post...

    Last Post by marcel53 il 27 Sep. 2019
    .
  3. È morta Valeria Valeri, domani a Roma l'ultimo omaggio
    dal web

    By marcel53 il 11 June 2019
    +1   -1    0 Comments   36 Views
    .

    1b2179fcc0ff6007609f4022370953f0


    Addio a Valeria Valeri, la signora del teatro italiano. L'ultimo addio alla popolare attrice ci sarà domani, mercoledì 12 giugno, a Roma.

    Valeri si è spenta lle 5,30 dell'11 giugno, all'età di 97 anni. È stata fra le più importanti interpreti brillanti a teatro e in anni recenti anche di tante fiction tv come Un Medico in Famiglia. A dare il doloroso annuncio la figlia, Chiara Salerno, avuta dall'attore Enrico Maria Salerno. I funerali si svolgeranno il 12 giugno, alle ore 11,30 alla Chiesa degli Artisti di Roma in Piazza del Popolo. Valeria Valeri, pseudonimo di Valeria Tulli era nata a Roma l'8 dicembre 1921 e sin dalla metà degli anni quaranta ha calcato ininterrottamente il palcoscenico, diventando una delle presenze storiche del teatro italiano del dopoguerra.Tanti i sodalizi celebri con Alberto Lupo nel '63-'64 e soprattutto tra la fine degli anni '60 e i primi anni '70 con Alberto Lionello con cui recita in tante commedie brillanti. E' stata in teatro in coppia con Gino Bramieri e negli anni '80 con Paolo Ferrari.

    Della Tv del passato Valeri è stata un'indiscussa protagonista, in sceneggiati come ''Giamburrasca'' e ''La famiglia Benvenuti''. Ma la televisione nel tempo per Valeria Valeri era diventata ''noiosa e volgare''. ''Non sopporto i giochini e i quiz - aveva detto a Milano alla presentazione della commedia 'Madame Lupin' di Marie Pacome nel gennaio del 1998 -. Di certi conduttori detesto il modo sfacciato di proporsi alla gente, quasi di prostituirsi''. E per tornare al teatro, suo grande amore, Valeria Valeri aveva temporaneamente lasciato la soap-opera di Raidue, ''Un posto al sole'', nella quale reciterà ancora al termine della tournee di 'Madame Lupin'. ''Ho voluto esserci perche' era la prima soap italiana - ha detto la Valeri -. In questo modo Minoli ha fatto rifiorire il centro di produzione Rai di Napoli. In futuro poi la fiction Tv dovrà essere realizzata in questo modo''. In 'Madame Lupin' (regia di Patrick Rossi Gastaldi) la Valeri era una ladra ricca, ormai in pensione, che istruiva un giovane ladruncolo per lanciarlo nel mondo dei furti ad alto livello. ''E' una commedia da boulevard scritta negli anni '80 - aveva spiegato la Valeri - un genere che il pubblico ama ancora, anche i giovani. Siamo rimasti in pochi a saper far sorridere in modo non volgare, non costruito. Piano piano mi sto trasformando in un Calindri al femminile''.


    ...

    Read the whole post...

    Last Post by marcel53 il 11 June 2019
    .
  4. Morto Niki Lauda, leggenda della F1
    dal web

    By marcel53 il 21 May 2019
    +1   -1    0 Comments   19 Views
    .




    Addio a Niki Lauda. Dai tre titoli Mondiali, di cui due con la Ferrari, all'incredibile finale del campionato 1976 dove rinunciò a correre sotto il diluvio sul circuito giapponese del Fuji 'consegnando' il titolo al rivale di sempre James Hunt e ne incrinò irrimediabilmente i rapporti con la Rossa. Una vita da film, quella del pilota leggenda Niki Lauda poi diventato imprenditore e uomo Mercedes, come ricostruito bene anche nell'ultima e fortunata pellicola 'Rush', sconvolta dal terribile incidente al Nurburgring che lo lasciò sfigurato: fu estratto incosciente, ma vivo, e con ustioni di terzo grado su tutto il corpo dall'abitacolo della sua monoposto dal collega italiano Arturo Merzario, si salvò e ricominciò a correre quasi subito. Oltre alle fiamme che ne segnarono il volto per sempre, il pilota austriaco fu fiaccato dalle inalazioni dei velenosi fumi di benzina che evidentemente ne danneggiarono i polmoni.

    Niki Lauda, addio a una leggenda della Formula 1



    Quei polmoni che proprio otto mesi fa lo costrinsero ad un trapianto che gli prolungò miracolosamente la vita fino a questa notte tragica per tutto il mondo della Formula 1 e non solo. Nato il 22 febbraio del 1949 da una ricca famiglia di banchieri viennesi, Lauda si interessò all'automobilismo fin da giovane. I suoi genitori, però, non intendevano supportarlo, in quanto ritenevano che ciò li avrebbe screditati agli occhi dell'alta società. Nel 1968 decise di abbandonare gli studi universitari e, dopo aver preso in prestito del denaro da alcune banche del Paese, comprò la sua prima vettura per prendere parte a competizioni automobilistiche.



    Partecipò quindi al campionato di Formula Vee e successivamente passò alla Formula 3. La sua carriera, però, sembrava essere ormai a un punto morto, quando, grazie a un altro grosso prestito bancario, garantito anche da una polizza di assicurazione sulla vita, riuscì a garantirsi un posto presso il team March in Formula 2. Da li in poi un successo dietro l'altro fino all'approdo a Maranello nel regno di Enzo Ferrari. Divenne per tre volte campione del mondo di Formula 1 (nel 1975 e 1977 con la Ferrari, nel 1984 con la McLaren), mentre come imprenditore ha fondato e diretto due compagnie aeree, la Lauda Air e la Niki; come dirigente sportivo, dopo avere diretto per due stagioni la Jaguar, dal 2012 fino alla sua scomparsa ha ricoperto la carica di presidente non esecutivo della scuderia Mercedes AMG F1. Ha disputato 171 Gran Premi, vincendone 25, segnando 24 pole position e altrettanti giri veloci. Ha avuto una carriera sportiva di grande livello guidando oltre che per March e Ferrari, BRM, Brabham e McLaren.

    RIP...

    Read the whole post...

    Last Post by marcel53 il 21 May 2019
    .
  5. È morta Doris Day, la 'fidanzata d'America'
    dal web

    By marcel53 il 14 May 2019
    +1   -1    0 Comments   29 Views
    .

    a5306eb625cb55162c634d1d69856139


    E' morta a 97 anni da poco comiuti Doris Mary Anne Kappelhoff, a tutti nota come la ''fidanzata d'America'', l'inimitabile Doris Day di ''Que sera sera''. Figlia di un musicista e di un'appassionata d'arte, entrambi profughi dalla Germania del primo dopoguerra, era nata nel 1922.

    La SCHEDA ARCHIVIO ANSA di DORIS DAY

    Terzogenita e prediletta in famiglia, Doris Day arriva al successo dopo un'infanzia travagliata: prima la morte del fratello maggiore, poi la separazione dei genitori per le ripetute infedelta' del padre, infine un drammatico incidente d'auto che le preclude il sogno di diventare ballerina classica. Durante la convalescenza, la ragazza sceglie di seguire la passione del padre, il canto, e ben presto si fa strada alla radio e poi in tourne'e con l'orchestra di Barney Rapp.

    Allo scoppiare del secondo conflitto mondiale e' gia' una star e un'icona popolare anche se nevrosi (e' terrorizzata dalla sola idea di prendere l'aereo), blocchi psicologici (fuma 60 sigarette al giorno), ferite sentimentali (si sposera' due volte senza felicita' prima del '49) contrastano drammaticamente con il personaggio che nel frattempo sta costruendo con successo. Negli ultimi mesi della guerra, dopo una lunga serie di concerti con Les Brown, interpreta ''Sentimental Journey'' e il motivo diventa una sorta di inno per tutti i soldati americani che ormai sognano il ritorno a casa.

    Eppure le disavventure amorose e l'incertezza sul suo futuro spingono Doris Day verso il ritorno a casa. E' un causale incontro con il regista Michael Curtiz (l'asso di ''Casablanca'') a cambiarle la vita: contratto di sette anni con la Warner Bros e un triplice successo in tre rami dello spettacolo nello stesso anno, il 1948: in vetta al box office con ''Amore sotto coperta'', in cima alla hit parade musicale con ''It's Magic'', reginetta della radio in coppia con Bob Hope. Aveva solo 24 anni e nulla le pareva precluso, tanto piu' che subito dopo incontra l'uomo della sua vita, prima agente e consigliere e poi marito a cui restera' fedele fino alla sua scomparsa, nel 1968. Saranno 39 i film che scandiscono la carriera della ''Fidanzata d'America'', quasi tutte commedie sorridenti e rassicuranti, ma sempre realizzate con impeccabile professionismo da ''Te' per due'' (dal musical ''No no Nanette'') a ''Non sparare, baciami'' (il suo preferito) diretti a ritmi alterni da Curtiz e David Butler.

    All...

    Read the whole post...

    Last Post by marcel53 il 14 May 2019
    .
  6. Messaggio all'umanità
    Charlie Chaplin

    By mameli11 il 1 May 2019
    +1   -1    0 Comments   29 Views
    .

    EMOZIONANTE E VERA
    DA ASCOLTARE E RENDERSI CONTO DELLA VERITA'





    Last Post by mameli11 il 1 May 2019
    .
  7. Addio Lilli Carati, sogno sexy degli anni 70. Lino Banfi: "Bambola di velluto"
    dal web

    By marcel53 il 2 Jan. 2019
    +1   -1    0 Comments   84 Views
    .

    858b56779b6a2ff8784f4fdf91744b47



    A soli 58 anni si è chiusa la triste parabola di Lilli Carati, al secolo Ileana Caravati, ex avvenente e morbida 'ragassa' che incarnò il personaggio uscito dalla penna di Gianni Brera. Icona sexy degli anni Settanta ,scivolò poi rapidamente dal soft-core di quegli anni al porno vero e proprio, passando anche attraverso il tunnel della tossicodipendenza.

    Nel suo film forse più noto, 'Il corpo della ragassa', incontra un pigmalione che tenta di trasformarla dalla grezza cameriera Teresin in un raffinato giocattolo sessuale. In un equilibrio sottile tra erotismo e porno, che ha segnato per anni la carriera di Lilli Carati, morta ieri.





    Aveva compiuto 58 anni il 26 settembre. Una vita segnata però soprattutto dalla droga, quando il suo nome, sogno di tanti adolescenti degli anni '70, cominciò a comparire più nelle pagine di cronaca nera che in quelle dello spettacolo, tra un arresto, una condanna e pure un tentato suicidio mentre era detenuta nel carcere di Varese.

    "Sebbene sia stata sempre io e non rinneghi nulla, mi piacerebbe tornare a recitare perché adesso lo farei in modo più cosciente, più reale..". Così diceva in una intervista di qualche anno fa. Ma le icone di fascino ormai erano cambiate e non erano più gli anni delle bellezze dagli occhi sgranati e ingenui, di cui lei, ma anche Gloria Guida e Barbara Bouchet, erano state le antesignane. Piccola, non tanto alta, capelli scuri, fisico ben proporzionato. "La chiamavamo la 'bambola di velluto'", la ricorda Lino Banfi che recitò con lei negli anni '70, quelli del boom della commedia all'italiana, nel film 'La compagna di banco'.


    Lilli Carati, il cui vero nome era Ileana Caravati, nasce a Varese nel 1956 e debutta nel mondo della notorietà come indossatrice. A 18 anni partecipa al miss Italia e conquista una fascia di Miss Eleganza. Nel cinema si fa subito notare come 'La professoressa di scienze naturali', ancora di più in 'Candido erotico' e in un cameo in 'La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia' di Lina Wertmuller. Ma il primo film importante è 'Avere vent'anni', anno 1978, diretto da Fernando Di Leo, insieme a Gloria Guida. Una pellicola discussa, per qualcuno quasi un cult di quegli anni.


    7bbf2df006755ee9d7c47bbaa5ebc701


    L'anno successivo è la cameriera Teresin ne 'Il corpo della ragassa' di Pasquale Festa Campanile, dall'omonimo romanzo di Gianni Brera, interpretato al fianco...

    Read the whole post...

    Last Post by marcel53 il 2 Jan. 2019
    .
  8. È morto l’attore napoletano Carlo Giuffré
    dal web

    By marcel53 il 1 Nov. 2018
    +1   -1    0 Comments   27 Views
    .

    carlo-giuffre



    Recitò a lungo con il fratello Aldo nel teatro di Eduardo De Filippo; è ricordato anche per alcuni personaggi della commedia all'italiana



    È morto a Napoli l’attore di cinema e teatro Carlo Giuffré: tra un mese, il 3 dicembre, avrebbe compiuto novant’anni. Nato a Napoli, iniziò a recitare in teatro con il fratello maggiore Aldo dal 1947; due anni dopo debuttarono insieme con Eduardo De Filippo e da allora la coppia di fratelli Giuffré recitò in quasi tutte le sue commedie.
    Nel 1963 entrò a far parte della Compagnia dei Giovani, dove rimase per otto anni portando in scena opere come Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, Tre sorelle di Anton Čechov ed Egmont di Johann Wolfgang Goethe. Ha recitato in film e fiction tv come I Giacobini (1962), diretto da Edmo Fenoglio, ha condotto il Festival di Sanremo, nel 1971, ed è ricordato per alcuni personaggi della commedia all’italiana: Vincenzo Maccaluso di La ragazza con la pistola (1968), Silver Boy di Basta guardarla (1971), il marito di La signora è stata violentata! (1973) e l’amante di La signora gioca bene a scopa? (1974). La sua ultima apparizione è del 2015 nell’adattamento teatrale di Schindler’s List di Steven Spielberg.







    giuffre




    Last Post by marcel53 il 1 Nov. 2018
    .
  9. Santa Teresa di Calcutta
    dal web

    By marcel53 il 5 Sep. 2018
    +1   -1    0 Comments   38 Views
    .





    Nata a Skopje, in Macedonia, il 27 agosto 1910, Anjeze Bojaxhiu, chiamata in famiglia “Gonxhe” (bocciolo fiorito) sui 12 anni avverte la vocazione religiosa. La sua è una famiglia profondamente cristiana, ma inizialmente la madre è contraria, poi le darà via libera. Intanto la ragazza partecipa alla vita parrocchiale come catechista e membro attivo della Congregazione di Maria e della Gioventù Cattolica. Il 14 agosto 1928 fa domanda a Dublino per entrare tra le Suore di Loreto, che avevano missioni in India e delle quali la ragazza aveva sentito parlare dai padri Gesuiti. Accettata, viene mandata in India, a Darjeeling, dove entra come postulante; il 23 maggio 1929, alla presenza dell’arcivescovo di Calcutta, comincia il noviziato assumendo il nuovo nome di suor Maria Teresa del Bambino Gesù. La destinano subito all’insegnamento e le fanno proseguire gli studi all’università. Dopo la professione perpetua (1937), nell’aprile 1942 ai classici tre voti ne aggiunge un quarto, che la legherà per sempre sotto il vincolo di peccato mortale: quello di «darGli qualunque cosa che Egli possa chiedermi e di non rifiutarGli nulla». Nel frattempo viene nominata direttrice del St. Mary College, dove insegna. La domenica, non essendoci scuola, visita i bassifondi di Calcutta e conosce la miseria di gran parte di quelle popolazioni. Nel 1946 una misteriosa “Voce” la reclama fuori dall’Istituto per dedicarsi completamente ai poveri. Si confida con la Madre Superiora, con la maestra delle novizie e con alcune consorelle, suscitando un allarme generale. Ma sulla scelta sarà irremovibile. Il 21 dicembre 1948, vestendo il tipico “sari”, si inoltra per la prima volta nei “buchi” di Calcutta. Il resto – assistenza ai moribondi e ai lebbrosi - è noto a milioni di fedeli. Arrivano i riconoscimenti più prestigiosi, tra cui nel 1971 il Premio della Pace Giovanni XXIII, e nel 1981 il Nobel per la Pace. Muore il 5 settembre 1997. È beatificata il 19 ottobre 2003, infine canonizzata da papa Francesco il 4 settembre 2016.















    Last Post by marcel53 il 5 Sep. 2018
    .
  10. Marcello Mastroianni
    dal web

    By marcel53 il 1 Sep. 2018
    +1   -1    0 Comments   26 Views
    .









    Last Post by marcel53 il 1 Sep. 2018
    .