Noi con Voi

  1. Coronavirus: da Roma a Napoli, città vuote ma vive
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    By marcel53 il 10 Mar. 2020
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    All'indomani del nuovo decreto che inasprisce le misure per fronteggiare il coronavirus, come si presentano le città italiane? L'appello inviato da più parti a stare a casa se non necessario sta funzionando? Ecco una panoramica, città per città.

    QUI GENOVA - Poche persone in strada, poco rumore, esercizi commerciali semi vuoti. Nel primo giorno di Italia 'blindata' per difendersi dal coronavirus, Genova vive il giorno feriale come se fosse una domenica mattina.

    QUI FIRENZE - Negozi del lusso aperti nel centro di Firenze, anche se poca gente circola nelle vie mentre da giorni sono nettamente calati i turisti. E' così nelle strade presidiate dai grandi marchi del lusso, via Tornabuoni, via Strozzi, via Roma e le strade limitrofe. Le luci delle vetrine dei negozi sono accese e il personale è pronto ad aspettare i clienti, ma molti esercizi, diversamente dal solito, appaiono poco frequentati, almeno in queste ore. Negozi aperti anche nelle zone semicentrali di Firenze.

    QUI ROMA - Poche auto ferme ai semafori, bar e uffici postali semivuoti come anche gli autobus, aree giochi deserte in diversi parchi della città e tra i banchi dei mercati rionali sono comparse guanti e mascherine. Semivuoti anche alcuni bar nella zona universitaria. Più frequentati i supermercati e mercati rionali. Bar, ristoranti e tabacchi aperti regolarmente nella zona di San Pietro, dove però sono pochissimi i turisti. Anche nella zona centrale di Roma i turisti sono poco numerosi.

    QUI TORINO - Al bar di via Carlo Alberto ci sono due tavolini contro il banco della cassa: "Mi servono per non fare avvicinare la clientela". Mentre il pavimento del Carrefour di via Cavour è rigato dai nastri adesivi: "Mantenere un metro di distanza". Il centro storico di Torino si prepara ad affontare la sua prima giornata di "zona protetta" nella partita con il Coronavirus.

    QUI PESCARA - Pescara oggi è una città spettrale. Il capoluogo adriatico, solitamente alle prese con un traffico in alcune ore del giorno soffocante, e con migliaia di persone per le strade, questa mattina appare desolatamente deserto, complice ovviamente anche la chiusura di scuole e università. Traffico scarso, autobus urbani semi vuoti, e pochi pedoni.

    QUI PALERMO - Situazione complessivamente tranquilla a Palermo. Bar e negozi sono aperti, i servizi pubblici funzionano regolarmente e l'unica "novità" è rappresentata dal traffico che scorre senza particolari intoppi lungo le strade principali della città. Anche nel carcere dell'Ucciardone, teatro durante la notte di una rumorosa protesta da parte dei detenuti che hanno sbattut...

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    Last Post by marcel53 il 10 Mar. 2020
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  2. 'Con i bambini', bando da 15 milioni per le vittime di maltrattamenti
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    By marcel53 il 1 Aug. 2019
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    (ANSA) - ROMA, 31 LUG - 'Ricucire i sogni' è il quinto bando promosso da 'Con i Bambini' (organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD) nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Una iniziativa a favore di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento volta alla loro protezione e cura, alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di violenza verso i minori di 18 anni. A disposizione un ammontare complessivo di 15 milioni di euro, in funzione della qualità dei progetti ricevuti. Il bando scade il 15 novembre 2019.
    Secondo l'Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia (Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, Cismai, Fondazione Terre des Hommes Italia, 2015), nel nostro Paese circa 50 minori su 1.000 sono seguiti dai servizi sociali. Di questi si stima che i bambini vittime di maltrattamento siano oltre 91.000. Il rapporto 'La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo' (Terre des Hommes, 2017) ha ancora messo in evidenza come la violenza domestica sia la causa principale della gran parte dei reati sui bambini: nel 2016, infatti, in Italia sono stati 1.618 i reati sui bambini vittime di maltrattamento in famiglia (di cui il 51% bambine), con un incremento del 12% rispetto all'anno precedente. 'Con i Bambini' attraverso il Bando 'Ricucire i sogni' vuole diffondere una cultura e una sensibilità rinnovata su un tema così importante per la crescita sana dei ragazzi. In particolare, è importante investire nella prevenzione, che può contribuire nel lungo periodo a ridurre ogni forma di violenza nei confronti dei minori, e non soltanto a riparare i suoi danni. "I bambini hanno il diritto di sentirsi protetti e al sicuro in tutti gli ambienti in cui crescono, a cominciare dalla casa", spiega il presidente di 'Con i Bambini' Carlo Borgomeo -.
    Maltrattamenti, abusi e violenze lasciano traumi indelebili nella vita dei ragazzi, impedendo loro uno sviluppo pieno. Per questo, il nuovo bando di 'Con i Bambini' vuole stimolare la prevenzione e il contrasto del maltrattamento dei minori, attraverso interventi che restituiscano a bambini e adolescenti un diritto umano inalienabile: quello alla protezione e alla cura".
    Le proposte dovranno essere presentate da un partenariato composto da almeno tre organizzazioni (il soggetto responsabile deve essere un ente del Terzo settore) e dovranno mirare a potenziare i servizi già esistenti di protezione e cura dei minori, o a realizzarne dei nuovi. Inoltre, dovranno prevedere attività complementari: supporto...

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    Last Post by marcel53 il 1 Aug. 2019
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  3. Vacanze in cammino, ecco le regole per uno zaino intelligente
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    By marcel53 il 14 July 2019
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    Saper organizzare il bagaglio, imparando a distinguere l'essenziale dal superfluo. Questa la prima regola per intraprendere un viaggio a piedi, un cammino.
    Uno zaino intelligente per chi sceglie questo tipo di esperienza è determinante: per questo la Compagnia dei Cammini, associazione di turismo responsabile, prima delle vacanze suggerisce ai camminatori qualche consiglio per salvaguardare la salute della schiena. Leggerezza e un occhio alla taglia sono essenziali al momento della scelta di quello che diventerà un compagno di viaggio. Lo zaino è come un vestito, deve essere su misura. Nella scelta, va considerata la corporatura e quindi la taglia adatta. Si può optare per uno con peso specifico leggero, perché anche non bisogna portare mai più di 13-14 chili. Per un cammino di più giorni, senza sacco a pelo, né tenda, anche un 40-45 litri può andar bene. In caso contrario, un 55 litri.
    L'imbottitura di spallacci e cintura deve essere spessa e il peso suddiviso. E' importante collegare gli spallacci con l'elastico sopra il petto. La cintura, invece, deve essere stretta il più possibile, poco sopra le anche. Altro consiglio è che è meglio rischiare che manchi qualcosa, piuttosto che voler prevedere tutti i rischi. Vale la regola dello stretto necessario. Per risparmiare sul peso è necessario portare piccole confezioni di sapone, dentifricio, medicinali indispensabili e lasciare a casa i cosmetici salvo la crema solare. Sui vestiti non più un cambio al giorno e come cuscino si può usare una sacca di cotone riempita con abiti puliti. Fare una lista aiuterà a non improvvisare e riempire, compulsivamente, lo zaino. Che se ben fatto avrà spazio anche per gli strumenti per dedicarsi alla passione preferita (macchina fotografica, binocolo, acquerelli). Per il cibo è sufficiente prevedere una piccola riserva, barrette, qualche snack dolce e salato, il resto si trova lungo il viaggio.
    Infine, attenzione a riempire lo zaino in modo da abbassare il baricentro: gli oggetti più pesanti devono stare al centro vicino al corpo, e in basso.


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    Last Post by marcel53 il 14 July 2019
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  4. Alto rischio di infezioni respiratorie negli anziani, i vaccini aiutano
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    By marcel53 il 1 July 2019
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    Per gli anziani ridurre il rischio di incorrere in bronchiti e polmoniti, fra le principali cause di ricovero, è possibile grazie all'uso di due vaccini. Lo hanno ricordato gli esperti riuniti per il Congresso di Cardiogeriatria che si è aperto oggi a Roma organizzato daSIGOT, Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio, e presieduto da Francesco Vetta e Lorenzo Palleschi.

    Quelli consigliati, particolarmente indicati nei pazienti anziani che presentano altre patologie e quindi maggiormente esposti a queste infezioni polmonari, sono quello anti-influenzale, che agisce sul virus, e quello antipneumococcico, che combatte il batterio pneumococco, che induce spesso polmoniti contratte in comunità, quindi fuori dalle strutture ospedaliere.

    "Seppur sembri meno importante, il vaccino influenzale non va assolutamente trascurato - dichiara Filippo Fimognari, Direttore della UOC di Geriatria, Azienda Ospedaliera di Cosenza, e Presidente SIGOT - perché l'influenza può innescare complicanze e debolezze che possono provocare conseguenze ben più gravi del semplice stato febbrile. Ovviamente tali vaccini non garantiscono una copertura totale, perché esistono tante altre possibilità di contrarre tali malattie. Soprattutto a causa dei germi multiresistenti, che determinano infezioni più o meno gravi che attaccano vari organi, e che resistono a molti degli antibiotici comunemente usati. Sono necessarie, in questi casi, politiche ad hoc per contrastare tale fenomeno, che diventa sempre più urgente. A condizionare la salute esterna, ovviamente, ci sono anche altri fattori, dal riscaldamento degli ambienti alla pulizia e salubrità degli stessi. Però a pesare maggiormente è il quadro clinico del paziente".

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    Last Post by marcel53 il 1 July 2019
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  5. 'Ringiovanita' memoria anziani con stimolazione non invasiva
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    By marcel53 il 1 July 2019
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    "Ringiovanita" la memoria di anziani con una stimolazione non invasiva del cervello applicata con una sonda dall'esterno.
    È il risultato di un piccolo studio pilota coordinato da Joel Voss, della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago.
    Pubblicato sulla rivista Neurology, lo studio ha coinvolto 16 anziani di 64-80 anni, tutti con qualche fisiologico 'acciacco' della memoria dovuto all'età.
    Gli esperti hanno utilizzato una risonanza per localizzare nel cervello dei partecipanti il centro della memoria - l'ippocampo. Dopo di che sempre con la risonanza hanno localizzato per ciascuno la zona di corteccia cerebrale più in contatto con l'ippocampo per capire il punto preciso della testa dove poggiare la sonda della TMS.
    Questo è uno strumento già in uso clinico, in America, per la depressione. La sonda poggiata sulla testa invia al cervello impulsi elettromagnetici modificando l'attività cerebrale dell'area bersaglio.
    Gli anziani sono stati inizialmente sottoposti a una serie di test di memoria totalizzando una media di meno del 40% di risposte corrette (in media un giovane risponde correttamente agli stessi test nel 55% dei casi). In seguito gli anziani sono stati sottoposti per 20 minuti al giorno (per 5 giorni di seguito) alla TMS; dopodiché nuovi test mnemonici sono stati effettuati. Gli anziani presentavano un miglioramento della memoria comparabile alle prestazioni di un giovane. Nessun miglioramento è stato riscontrato quando è stata applicata loro una finta stimolazione cerebrale.
    Il prossimo passo sarà testare per più sedute la stimolazione e valutare la durata dell'effetto, concludono gli autori, nonché ripetere i test anche su pazienti con Alzheimer in stadio iniziale.(ANSA).


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    Last Post by marcel53 il 1 July 2019
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  6. Bagno nella foresta per curare l'ansia
    dal web

    By marcel53 il 1 July 2019
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    Camminare nei boschi riduce i livelli di ansia e stress, sia quelli derivanti dal momento (ansia di stato) che quelli percepiti abitualmente (ansia di tratto). Inoltre, per quanto riguarda l'ansia abituale, il beneficio è maggiore in quei partecipanti più predisposti ad avere reazioni abituali di minaccia e paura a stimoli esterni. Questi i risultati a cui è giunto uno studio pilota sugli effetti del 'bagno' nella foresta e che ha riguardato 58 soggetti che si sono sottoposti a un questionario e alla rilevazione di alcuni parametri (pressione arteriosa e frequenza cardiaca) e che facevano parte di escursioni organizzate dal Club alpino italiano, sezione Abruzzo.

    Lo studio è stato condotto da Patricia Giosuè, psichiatra dell'Uoc di Salute Mentale 'Terre del Cerrano' della Asl di Teramo, in collaborazione con Silvia D'Angelo, psicologa volontaria, e Osvaldo D'Andrea, responsabile medico della Commissione Cai Abruzzo. Il test è stato effettuato nel territorio del Cerrano, in una lingua di territorio che dal mare arriva fin nell'entroterra dove la provincia di Teramo incrocia quella dell'Aquila e di Pescara. Il prossimo 28 luglio altra tappa dello studio per allargare il campione.

    "Il campione è espressione di una popolazione generale interessata alla passeggiata - evidenzia all'ANSA la dottoressa Giosuè, 46 anni di Avezzano (L'Aquila) - dove è possibile riscontrare anche disturbi di salute mentale comuni (disturbo d'ansia generalizzato, panico, reazioni da stress o adattamento) magari in fase di compenso". Viene registrata l'ansia al momento della compilazione del questionario (ansia di stato), e quella di quanto si pensa di essere ansiosi, cioè di tratto. In entrambe le forme "dove i punteggi erano alti, si abbassavano". Ma che tipo di cura può esserci in un bosco? "I vantaggi per l'organismo - afferma la psichiatra - sembrano essere diversi: diminuzione della pressione arteriosa e riduzione della frequenza cardiaca, diminuzione dei livelli di ansia e stress, prevenzione e cura di alcune malattie, come l'ipertensione".

    Il poster dello studio è stato presentato alla comunità scientifica all'Aquila in occasione di un convegno nazionale patrocinato dall'associazione mondiale per la riabilitazione psichiatrica. Dei 58 soggetti sottoposti a questionario, 22 erano uomini e 36 donne con un'età media del gruppo di 45 anni. I dati completi riguardano 38 soggetti di cui 21 con ansia di tratto medio bassa e 17 medio alta. Osservando le medie lo studio rileva che l'ansia di stato subisce una significativa deflessione. Il t-test evidenzia un...

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    Last Post by marcel53 il 1 July 2019
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  7. Come valorizzare la propria sensualità attraverso la postura del corpo
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    By marcel53 il 7 June 2019
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    Molto spesso lasciamo che il nostro corpo rispecchi il nostro modo di considerarlo e quindi assumiamo posture sbagliate che ne sminuiscono la sensualità. Vi spieghiamo come cambiare atteggiamento!


    Ogni corpo ha una propria sensualità, qualsiasi sia la sua forma. C'è però un momento in cui avviene una scissione tra quella che è la struttura del corpo e il nostro modo di considerarla, il nostro modo di amarne le curve o le rette e il nostro modo di credere nel potere della propria sensualità. Quando questa scissione avviene, tendiamo inevitabilmente a incupire il nostro corpo in pose chiuse, ostiche, sminuenti, che lo privano di sensualità e fascino. Come rimediare? Seguendo i nostri consigli!

    Come valorizzare la sensualità del corpo da sedute
    In linea di massima, per avere una postura che valorizzi le forme del nostro corpo, dobbiamo tenere in considerazione queste parti: schiena, gambe, petto, braccia e sedere. Non dobbiamo credere che la seduta non sia importante quanto lo stare in piedi o il camminare. Pensate a quanti contesti della vita ci vedono sedute: al bar, a lavoro (almeno in alcuni casi), in treno, all'università, a ristorante. Crediamo che la seduta sia un momento per rilassarsi, e ci sta bene, ma in realtà sarebbe meglio non assumere pose che da un lato ci fanno del male, dall'altro sminuiscono la fisicità.

    Come sedersi in maniera sensuale
    Per sedersi in modo da valorizzare il proprio corpo, dobbiamo tenere la schiena dritta, le braccia rilassate (appogiate sui braccioli se la sedia ne ha), le spalle basse e il mento a 90°, anche leggermente più su. Evitate di accartocciarvi su voi stesse quando siete sedute, in primis perché fa male alla schiena, in seconda istanza perché trasmetterete chiusura e insicurezza.

    Cose da evitare
    Schiena storta, spalle gobbe, testa verso il basso, gambe incrociate in maniera volgare.


    E mentre camminiamo? Ecco la postura più sexy!
    Il modo in cui camminiamo parla di noi, e ci presenta agli altri, soprattutto alle persone che non conosciamo. Vi è mai capitato di osservare qualcuno perché cammina in modo buffo? O di riconoscere qualcuno da lontano solo per il modo in cui cammina? Capita anche di capire quale stato emotivo vive una persona dal modo in cui cammina. Immaginate una persona a testa bassa, che trascina i piedi e si muove lentamente; oppure una persona che cammina velocemente, con ampi passi e braccia che si muovo fragorosamente nell'aria: probabilmente sarà di fretta o arrabbiata. Questo per dire che la camminata parla, e parla anche di quanto siamo sicure di noi stesse e della nostra sensualità.

    Come valorizzare la propria sensualità con la camminata
    Per valorizzare la propria sensualità (e no, non parliamo di una falcata da modella o di una ca...

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    Last Post by marcel53 il 7 June 2019
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  8. Emicrania già a 4 anni e la diagnosi arriva troppo tardi
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    By marcel53 il 31 May 2019
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    (ANSA) - ATENE, 31 MAG - Spesso confusa con sinusite o problemi alla vista, l'emicrania colpisce anche i più piccoli.
    Ma "il problema è sottostimato" e "la diagnosi spesso arriva con un ritardo incredibile, di quasi 2 anni". A mettere in guardia contro un disturbo tipico degli adulti, ma che non risparmia i bimbi di 4 o 5 anni, è Bruno Colombo, responsabile del Centro Cefalee dell'Ospedale San Raffaele di Milano, in occasione del congresso della European Headache Federation, ad Atene.
    Circa 6,5 milioni di persone in Italia, ovvero una su 10, soffrono di emicrania e, tra di loro anche molti bambini, che proprio per questo motivo "perdono molti giorni di scuola e hanno difficoltà a studiare", spiega Colombo. "Spesso il bimbo lamenta dolore che viene attribuito a motivi sbagliati, quindi viene fatto visitare dall'otorino, dall'oculista o dal gastroenterologo. Dall'esperto di cefalee, arriva, secondo un nostro recente studio, dopo circa 2 anni". Difficile definire il numero di quanti ne soffrono, perché il problema è spesso sottostimato. "Quel che è certo è che frequenza è simile fra maschi e femmine fino a 10-12 anni. Mentre un vero e proprio picco si registra nelle ragazze, al momento dello sviluppo: l'incidenza praticamente raddoppia rispetto ai maschi e si mantiene così nel tempo, fino alla menopausa". Ci sono però dei segnali che i genitori non dovrebbero sottovalutare: "il non voler vedere la televisione, il fastidio alla luce e al rumore, il vomito, fanno capire che non si tratta di una banale scusa per non andare a scuola". Inoltre, esistono dei sintomi precursori, che possono far individuare i bimbi che potrebbero in futuro soffrirne. "Il mal d'auto, le vertigini, gli attacchi di vomito e il sonnambulismo sono piccoli segnali che potrebbero essere utilizzati per una diagnosi precoce". C'è, inoltre, una grossa familiarità: "per chi ha un genitore che soffre di emicrania, la probabilità di ereditare il problema è del 40-50%".
    E' importante sensibilizzare i pediatri a non banalizzare i sintomi riportati dai bambini e a indirizzarli da un neurologo.
    "Intervenendo prima - conclude - si può tenere sotto controllo il problema ed evitare che peggiori grazie a nutraceutici, come enzima Q10, Ginko Biloba e vitamina B2".(ANSA).


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    Last Post by marcel53 il 31 May 2019
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  9. Da pediatri 5 regole salva-cuore, la cura inizia da piccoli
    dal web

    By marcel53 il 31 May 2019
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    Il cuore, qualcosa di cui prendersi cura non solo da adulti. Le malattie cardiovascolari, che rappresentano la prima causa di morte e spesa sanitaria nelle società avanzate, si manifestano infatti da grandi, ma affondano le radici nell'infanzia. A evidenziarlo sono gli esperti della Sip, Società italiana di pediatria, in occasione del 75esimo congresso di pediatria a Bologna. Il Gruppo di Studio Ipertensione Arteriosa e Rischio Cardiovascolare della Sip ha realizzato un manuale sul rischio in bimbi e ragazzi. "I processi di alterazione vascolare, la premessa delle patologie cardiovascolari fino a infarto e ictus, iniziano nei primi 10 anni di vita - spiega Gianni Bona, esperto Sip - in qualche modo il decadimento delle arterie comincia dal primo giorno e interessa tutti: quello che cambia è la velocità con cui questi processi avvengono". Tra i 10 'nemici' del cuore, sin da piccoli, vi sono scarso o eccessivo peso alla nascita, predisposizione genetica, sovrappeso e obesità, fumo. E poi ipertensione, che riguarda il 4% dei bambini tra 6 e 16 anni (ben il 24% tra quelli obesi), sedentarietà e alterazioni del sonno: il 27% dei bimbi in età scolare e il 45% degli adolescenti dormono meno di quanto raccomandato. Infine alcune malattie croniche endrocrinologiche, ai reni e al cuore, alcuni farmaci come cortisone, immunosoppressori, diuretici, e il fruttosio, il cui uso eccessivo può essere dannoso per la salute. Cinque le regole salva-cuore: misurare la pressione arteriosa sin dai 3 anni; ridurre il sale, ma anche il consumo di fruttosio contenuto in soft drink, tè zuccherati, succhi di frutta; incentivare l'abitudine a una prima colazione completa che rappresenti almeno il 20-25% delle calorie giornaliere, favorire l'utilizzo di alimenti integrali e farine poco raffinate, ricchi di fibre, meno assorbibili dall'intestino e che producono una minora elevazione della glicemia; far praticare ai bambini regolare attività fisica (almeno 60 minuti al giorno da 5 a 17 anni) e favorire gli spostamenti a piedi; favorire un sonno adeguato all'età.


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    Last Post by marcel53 il 31 May 2019
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  10. Alzheimer, farmaco fa scomparire placche al cervello in un anno
    dal web

    By marcel53 il 1 May 2019
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    Un farmaco, nei test preliminari sull'uomo, ha mostrato la capacità di diminuire la quantità di placche amiloidi, l'accumulo di proteine nel cervello cheè considerata la causa dell'Alzheimer. Lo afferma uno studio pubblicato sulla rivista Nature, secondo cui ci sarebbero nei pazienti anche segni di rallentamento del declino cognitivo.

    Il farmaco aducanumab, un anticorpo monoclonale che 'insegna' al sistema immunitario a riconoscere le placche, è stato testato su un gruppo di 165 persone con Alzheimer moderato, metà delle quali ha ricevuto una infusione settimanale, mentre gli altri hanno avuto un placebo. Chi ha ricevuto il principio attivo ha mostrato una progressiva riduzione delle placche, spiegano gli autori. "Dopo un anno - sottolinea Roger Nitsch dell'università di Zurigo, che definisce i risultati 'incoraggianti' - le placche sono quasi completamente scomparse".

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    Last Post by marcel53 il 1 May 2019
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