Noi con Voi

  1. L'unica strada
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    io resto a casa
    By marcel53 il 13 May 2020
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    L'Angelo della Morte bussò un giorno alla casa di un uomo.
    "Accomodati pure" disse l'uomo."Ti aspettavo".
    "Non sono venuto per fare due chiacchiere"disse l'Angelo, "ma per prenderti la vita".
    "E che altro potresti prendermi?"
    "Non so. Ma tutti, quando giungo io, vorrebbero che io prendessi qualsiasi cosa, ma non la vita. Sapessi quali offerte mi fanno!".
    "Non io. Non ho nulla da darti. Le gioie che mi sono state donate le ho godute. Mi sono divertito, ma senza fare del divertimento lo scopo della mia vita. Gli affanni, li ho affidati al vento. I problemi, i dubbi, le inquietudini li ho affidati alla provvidenza. Ho utilizzato i beni terreni solo per quanto mi erano necessari, rinunciando al superfluo. Il sorriso, l'ho regalato a quanti me lo chiedevano. Il mio cuore a quanti ho amato e mi hanno amato. La mia anima l'ho affidata a Dio. Prenditi dunque la mia vita, perché non ho altro da offrirti".
    L'Angelo della Morte sollevò l'uomo fra le sue braccia e lo trovò leggero come una piuma. All'uomo la stretta dell'Angelo parve tenerissima. E il Signore spalancò le porte del Paradiso perché stava per entrarvi un santo...

    Non esistono altre vie. L'unica strada per una vita piena, riuscita e felice è la strada della santità.

    Last Post by marcel53 il 13 May 2020
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  2. IL CUCCIOLO CLAUDICANTE: non è indispensabile correre ❤❤❤
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    By marcel53 il 9 Dec. 2019
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    IL CUCCIOLO CLAUDICANTE: non è indispensabile correre ❤❤❤

    Il padrone di un negozio stava esponendo sulla porta un cartello con la scritta: “Si vendono cuccioli”.
    Questo genere di annuncio attira sempre i bambini e difatti di lì a poco un ragazzino si presentò nel negozio chiedendo:
    “Quanto costano i cagnolini?”
    Il padrone rispose: “Tra i 30 e i 50 Euro”.
    Il bambino mise la mano in tasca ed estrasse alcune monete: “Ho solo 2,37 Euro…posso vederli?”. L’uomo sorrise e fece un fischio. Dal retrobottega entrò correndo il suo cane seguito da cinque cuccioli. Uno di questi però era rimasto molto indietro rispetto agli altri.
    Il ragazzino subito indicò il cagnolino rimasto indietro che stava zoppicando: “Cosa gli è successo?” domandò.
    L’uomo gli spiegò che quando era nato il veterinario gli aveva detto che quel cucciolo aveva un’anca difettosa e che sarebbe rimasto zoppo per sempre.
    Il bambino si commosse a quelle parole ed esclamò:
    “Questo è il cagnolino che voglio comprare!”
    Ma l’uomo gli rispose: “No, non comprarlo! Se lo vuoi veramente, te lo regalo!”
    Il bambino rimase molto male e guardando l’uomo diritto negli occhi gli disse:
    “Non voglio che lei me lo regali: vale tanto come gli altri cagnolini e io le pagherò il prezzo intero. Se è d’accordo, le darò subito i miei 2,37 Euro e un po’ ogni mese fino a quando lo avrò pagato completamente.”
    L’uomo rispose: “Non vorrai davvero comprare questo cagnolino, ragazzo. Non sarà mai in grado di correre, di saltare e di giocare come gli altri cagnolini!”
    Allora il bambino si piegò ed estrasse dai pantaloncini la sua gamba sinistra, malformata e imprigionata in un pesante apparecchio metallico. Guardò di nuovo l’uomo e gli disse: “Questo non importa: anch’io non posso correre e il cagnolino avrà bisogno di qualcuno che lo capisca.”
    L’uomo si stava mordendo le labbra e i suoi occhi si riempivano di lacrime…sorrise e disse:
    “Ragazzo, io mi auguro e lo spero davvero che ciascuno di questi cuccioli trovi un padrone come te.💗💗💗💗💗 Buona giornata a tt voi amici miei 💗💗

    Last Post by marcel53 il 9 Dec. 2019
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  3. Il Leone e le zebre-fiaba conn morale sulla bugia
    dal web

    By marcel53 il 4 Nov. 2019
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    Si dice che un leone un giorno d’estate comunicò al suo branco che desiderava andare a vedere se c’erano pascoli di zebre nelle vicinanze, e sarebbe poi rientrato nel gruppo non appena lo avesse trovato, lo avrebbe comunicato, per poi andare a caccia tutti insieme. In realtà, il furbetto, voleva allontanarsi dal suo branco per farsi tutto solo, una scorpacciata di zebra e poi, con un intelligente stratagemma, avrebbe risolto l’eventuale interrogatorio di terzo grado che tutta la parentela gli avrebbe fatto. Detto fatto, si preparò per la caccia, tutto fiero di aver tratto in inganno il resto del branco, baldanzosamente, si avviò lungo un viottolo che portava attraverso le la foresta africana. Di tanto in tanto si fermava a fiutare l’aria per captare qualche odorino stimolante per il suo palato. Ad un certo punto riuscì finalmente a trovare il bottino sperato, seguì il branco di zebre e ne puntò una più piccola, pensando che fosse la più debole. Iniziò a correre e la zebra non fece da meno, avendo difficoltà a prenderla, andò sempre più forte non accorgendosi che c’era una buca, dove era andato a finire un ramo di rovi. Nella fretta venne ferito da questo ramo e la zebra riuscì a scappare. Sconsolato torna a casa, e tutti gli chiedono cosa avesse fatto. Continuando con le bugie disse che un ramo di rovi gli era caduto addosso. Una volta guarito tornò a cacciare, sempre da solo, inventando scuse su scuse, ma ogni volta che tornava ne succedeva una, si faceva male prima alla zampa, poi alla pancia, poi al viso. Ad un certo punto vennero dei sospetti al capo branco anziano, che ordinò a due fratelli leoni di seguirlo. Quatti quatti, senza farsi accorgere, i due fratelli seguirono il leone. Già vedendo la strada che faceva, iniziavano a salire i dubbi, e una volta arrivati dalle zebre, capirono che gli aveva mentito, ma non si fecero vedere immediatamente. Il leone, per l’ennesima volta cercò di prendere questa zebra piccola, ma a un certo punto della sua corsa, non si fece male, anzi venne aiutato dai due fratelli. Come li vide si bloccò, e loro gli fecero uno sguardo cattivo, della serie “oramai non puoi più dire bugie”. Presero tutti e tre il bottino e si diressero verso casa. Una volta arrivati il capo branco fece la morale al leone, dicendogli che prima o poi lo avrebbero scoperto, e che come aveva potuto constatare se si lavora in gruppo si lavora meglio.

    Last Post by marcel53 il 4 Nov. 2019
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  4. Tre gatti, due rametti, un tesoro
    dal web

    By marcel53 il 6 Aug. 2019
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    In un piccolo villaggio, ai confini di un grande bosco, si trovava un’ angusta casetta fatta di pietra e il tetto di paglia , dove abitavano tre fratelli con la loro mamma.

    La povera donna, che di mestiere faceva la lavandaia, si ammalò di polmonite e non poté più prestar servizio e levar la fame ai suoi tre figlioletti.

    Una mattina, il primo dei tre fratellini, Jacopo, un bambino di dieci anni dall’aspetto emaciato ma risoluto ad aiutare la propria famiglia, decise di andare al villaggio e trovare un buon padrone da servire.

    Disposto ad accontentarsi di pochi spiccioli, un pezzo di pane oppure di una manciata di farina, si ficcò il berretto in testa e si avviò.

    Si affacciò in ogni bottega, bussò ad ogni porta, ma per il suo aspetto gracile e malandato, nessuno gli volle affidare un impiego, neanche il più umile dei servigi.

    “Sei troppo piccolo!” dicevano alcuni.

    “Sei un mingherlino!” dicevano altri.

    Il povero Jacopo, ormai rassegnato e sconsolato, iniziò a bighellonare per le vie acciottolate del piccolo villaggio, con la testa china e le mani in tasca.

    Camminava, camminava, e presto le vie acciottolate, divennero strette e impolverate fino a stringersi in sentieri erbosi e sempre più alberati.

    Quando i piedi gli iniziarono a far male, si accorse di essersi troppo allontanato e di aver a lungo camminato per il buio e fitto bosco.

    Dato che era stanco per tornare indietro, volle prima riposarsi ai piedi di un grosso albero e non appena si rannicchiò, non riuscendo a trattenere le palpebre, si addormentò.

    Ad un certo punto una farfalla color del cielo, prese a piroettare allegramente intorno al suo nasino, Jacopo si grattò la punta, si strofinò gli occhietti e quando li riebbe aperti scorse la bella farfallina, svolazzargli davanti al suo faccino.

    Lentamente si rialzò e divertito iniziò a seguirla per cercare di afferrarla.

    Così, volteggiando intorno agli alberi, si ritrovò come d’incanto, innanzi a una bellissima casetta ricoperta di fiori di tutti i colori.

    La bella farfalla si intrufolò per una finestra e lasciò Jacopo fermo e strabiliato davanti alla porta della casetta misteriosa.

    D’improvviso la porta si aprì e apparve una donna, né giovane ma neanche molto vecchia, con un elegante e lungo vestito rosso luccicante, i capelli a crocchia color d’argento e con in braccio un gatto bianco come la neve.

    La splendida signora, dal portamento austero, puntò i suoi occhi grigi sul bambino, mentre altri due gattini le spuntarono miagolando da dietro la lunga e lucente veste.

    Uno era nero e l’altro grigio, non...

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    Last Post by marcel53 il 6 Aug. 2019
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  5. La scatola dei baci
    dal web

    By marcel53 il 10 June 2019
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    La storia ha inizio tempo fa, quando un uomo punisce sua figlia di 5 anni per la perdita di un oggetto di valore ed il denaro in quel periodo era poco. Era il periodo di Natale, la mattina successiva la bambina portò un regalo e disse: "Papà è per te".
    Il padre era visibilmente imbarazzato, ma la sua arrabbiatura aumentò quando, aprendo la scatola, vide che dentro non c'era nulla. Disse in modo brusco: "Non lo sai che quando si fa un regalo, si presuppone che nella scatola ci sia qualcosa?".
    La bimba lo guardò dal basso verso l'alto e con le lacrime agli occhi disse:
    "Papà,... non è vuoto. Ho messo dentro tanti baci fino a riempirlo".
    Il padre si sentì annientato. Si inginocchiò e mise le braccia al collo della sua bimba e le chiese perdono.
    Passò del tempo e una disgrazia portò via la bambina. Per tutto il resto della sua vita, il padre tenne sempre la scatola vicino al suo letto e quando si sentiva scoraggiato o in difficoltà, apriva la scatola e tirava fuori un bacio immaginario ricordando l'amore che la bambina ci aveva messo dentro.



    ...ognuno di noi ha una scatola piena di baci e amore incondizionato, dei nostri figli, degli amici e soprattutto di Dio.
    Non ci sono cose più importanti che si possano possedere!
    !
    !
    Last Post by marcel53 il 10 June 2019
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  6. Storiella cinese
    dal web

    By marcel53 il 29 April 2019
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    Questa è la storia di 4 persone chiamate OGNUNO, QUALCUNO, CIASCUNO E NESSUNO.
    C’era un lavoro importante da fare e OGNUNO era sicuro che QUALCUNO l’avrebbe fatto. CIASCUNO avrebbe potuto farlo ma NESSUNO lo fece. QUALCUNO si arrabbiò perché era un lavoro di OGNUNO.

    OGNUNO pensò che CIASCUNO poteva farlo, ma NESSUNO capì che OGNUNO non l’avrebbe fatto. Finì che OGNUNO incolpò QUALCUNO perché NESSUNO fece ciò che CIASCUNO avrebbe potuto fare.”

    Last Post by marcel53 il 29 April 2019
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  7. Benedetta, la marionetta senza fili
    dal web

    By marcel53 il 25 April 2019
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    C’era una volta una bella marionetta

    che per divertir il pubblico lei era perfetta.

    Era comandata da un omone che tirava i fili

    che frequentava ambienti malsani e poco gentili.



    Un giorno… Benedetta,

    questo era il nome della bella marionetta,

    si liberò dai fili e scappò via da lì in tutta fretta

    per non far più ritorno

    vivendo per strada giorno dopo giorno.



    Impiegava il tempo a cercar amici di qua e di là

    ma nessuno era pronto ad accoglierla in città.

    Ogni singolo abitante

    se ne stava lì.. distante

    perché avean paura

    di quella timida creatura.



    Così pensò Benedetta, triste e affranta

    di mutar di sana pianta

    la sua anima amareggiata

    poiché nessuno l’avrebbe amata.



    Le sue lacrime formaron una pozza….

    E ad un tratto, si fermò una carrozza…

    Si udì una voce:”Cocchiere aspetta…

    Perché piangi mia bella marionetta?

    “Perché tutti mi allontanan con molta fretta

    Pare che agli occhi degli altri io non sia perfetta”.



    Il principe intervenne: “Questo non è vero e tu lo sai.

    Dai vien con noi e da principessa vivrai.

    Lo so che sei soltanto una piccola marionetta

    ma ti tratteremo come se fossi la nostra figlioletta.”



    Fu così che la marionetta rimase contenta

    di aver trovato due amici che ancor ora frequenta.

    E dopo momenti di sconforto e di dolore,

    incontrò la serenità e…. anche l’amore.

    Last Post by marcel53 il 25 April 2019
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  8. La principessa triste
    dal web

    By marcel53 il 23 April 2019
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    C’era una volta, nella terra delle Torri, la Principessa Priscilla, una ragazza sempre triste che viveva, guarda un po’, proprio in una torre.

    Suo padre Re Garbuglio non sapeva più cosa fare per tirarle su il morale, e aveva promesso di ricoprire d’oro fino all’ultimo capello chiunque fosse riuscito a strapparle anche un solo sorriso.
    Da quel giorno una lunga fila di giocolieri, giullari, saltimbanchi e pagliacci provenienti da ogni dove, si era creata ai piedi della torre, ma nessuno era riuscito a far sorridere Priscilla…

    Dall’altra parte del regno viveva Fulvio, un bravo ragazzo ma sfortunato con i soldi: ogni volta che riceveva una moneta per i lavoretti che faceva, la perdeva da qualche parte.
    E quando succedeva, non si dava pace! Prima dava la colpa alla sfortuna, poi agli gnomi cattivi che gliela sfilava dalle tasche, poi ai lupi magici che abitavano nella foresta, poi alla vicina di casa poco simpatica, ed infine anche al commesso del negozio di alimentari del quartiere.

    Un bel giorno Fulvio, disperato e senza più un soldo, si sedette sul ciglio della strada con le mani fra i capelli.
    – Povero me, come posso fare? Ogni volta che guadagno una moneta me la rubano sempre… forse è solo colpa mia che sono uno sbadato incredibile ed in realtà le perdo tutte…

    Non appena disse quelle parole, e compreso che forse era solo sua la colpa di tanta sbadataggine, sentì cadere qualcosa: era una moneta!
    – E questa da dove salta fuori?
    La prese subito in mano e se la mise in tasca. In quel momento si accorse che lì aveva un bel buco da cui molto probabilmente erano uscite tante altre monete, e lui non se ne era mai accorto!
    – Ecco come mai perdevo sempre le monete… adesso vado a casa e chiudo questo buco nella tasca.

    Appena tornato a casa, Fulvio si mise a cercare ago e filo per cucire la tasca bucata. Aprì tutti i cassetti ma non trovò niente. Allora gli venne in mente che forse li aveva messi in una scatolina dimenticata da tanto tempo sotto al letto. Si chinò per guardare lì sotto e cosa trovò? Altre due monete, proprio accanto alla sedia dove ogni sera riponeva piegati i pantaloni con la tasca bucata!

    – Lo sapevo io che erano gli gnomi cattivi che mi sfilavano le monete di tasca! O forse mentre piegavo i pantaloni cadevano da sole, e io sbadato non ci ho mai fatto caso… mmh, mi sa che è andata così…
    Fulvio, tutto felice per aver ritrovato le tre monete, decise che era meglio andare in città a comprare un paio di pantaloni nuovi, così uscì di casa e si mise in cammino.

    Lungo la strada, vicino ad una cascina, incontrò un topino.
    – Buongiorno ragazzo mio, dove va...

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    Last Post by marcel53 il 23 April 2019
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  9. I due boscaioli
    dal web

    By marcel53 il 12 April 2019
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    Due boscaioli lavoravano nella stessa foresta ad abbattere alberi. I tronchi erano imponenti, solidi e tenaci. I due boscaioli usavano le loro asce con identica bravura, ma con una diversa tecnica: il primo colpiva il suo albero con incredibile costanza, un colpo dietro l'altro, senza fermarsi se non per riprendere fiato rari secondi.
    Il secondo boscaiolo faceva una discreta sosta ogni ora di lavoro.
    Al tramonto, il primo boscaiolo era a metà del suo albero. Aveva sudato sangue e lacrime e non avrebbe resistito cinque minuti di più.
    Il secondo era incredibilmente al termine del suo tronco. Avevano cominciato insieme e i due alberi erano uguali!
    Il primo boscaiolo non credeva ai suoi occhi. "Non ci capisco niente! Come hai fatto ad andare così veloce se ti fermavi tutte le ore?".
    L'altro sorrise: "Hai visto che mi fermavo ogni ora. Ma quello che non hai visto è che approfittavo della sosta per affilare la mia ascia".


    Il tuo spirito è come l'ascia. Non lasciarlo arrugginire. Ogni giorno affilalo un po':
    1. Fermati dieci minuti e ascolta un po' di musica.
    2. Cammina ogni volta che puoi.
    3. Abbraccia ogni giorno le persone che ami e dì loro: "Ti voglio bene".
    4. Festeggia compleanni, anniversari, onomastici e tutto quello che ti viene in mente.
    5. Sii gentile con tutti. Anche con quelli di casa tua.
    6. Sorridi.
    7. Prega.
    8. Aiuta qualcuno che ha bisogno di te.
    9. Coccolati.
    10. Guarda il cielo e punta in alto.

    Last Post by marcel53 il 12 April 2019
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  10. PEDALA E VEDRAI….AMA E CAPIRAI….
    dal web

    By marcel53 il 11 April 2019
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    In una calda sera d’estate, un giovane si recò da un vecchio saggio: “Maestro, come posso essere sicuro che sto spendendo bene la mia vita? Come posso essere sicuro che tutto ciò che faccio è quello che Dio mi chiede di fare?”

    Il vecchio saggio sorrise compiaciuto e disse:- Una notte mi addormentai con il cuore turbato, anch’io cercavo, inutilmente, una risposta a queste domande. Poi feci un sogno; sognai una BICICLETTA a due posti.

    Vidi che la mia vita era come una corsa con una bicicletta a due posti: un tandem. E notai che Dio stava dietro e mi aiutava a pedalare.

    Ad un certo punto Dio mi suggerì di scambiarci i posti. Acconsentii e da quel momento la mia vita non fu più la stessa, Dio rendeva la mia vita più felice ed emozionante.

    Che cosa era successo da quando ci scambiammo i posti?

    Capii che quando guidavo io, conoscevo la strada, era piuttosto noiosa e prevedibile, era sempre la distanza più breve tra due punti, ma quando cominciò a guidare Lui, conosceva bellissime scorciatoie, su per le montagne, attraverso luoghi rocciosi a gran velocità a rotta di collo. Tutto quello che riuscivo a fare era tenermi in sella!! Anche se sembrava una pazzia, lui continuava a dire: “Pedala, pedala”!! Ogni tanto mi preoccupavo, diventavo ansioso e chiedevo:

    “Signore, ma dove mi stai portando?”. Egli si limitava a sorridere e non rispondeva. Tuttavia , non so come, cominciai a fidarmi.

    Presto dimenticai la mia vita noiosa ed entrai nell’avventura, e quando dicevo “Signore, ho paura…” Lui si sporgeva indietro, mi toccava la mano e subito un’immensa serenità si sostituiva alla paura. Mi portò da gente con doni di cui avevo bisogno; doni di guarigione, accettazione e gioia. Mi diedero i loro doni da portare con me lungo il viaggio.

    Il nostro viaggio, vale a dire, di Dio e mio. …..E ripartimmo…

    Mi disse “Dai via i regali, sono bagagli in più, troppo peso”. Così li regalai a persone che incontrammo, trovai che nel regalare ero io a ricevere e il nostro fardello era comunque leggero. Dapprima non mi fidavo di Lui, al comando della mia vita, pensavo che l’avrebbe condotta al disastro, ma Lui conosceva i segreti della bicicletta, sapeva come farla inclinare per affrontare gli angoli stretti, saltare per superare i luoghi pieni di rocce, volare per abbreviare passaggi paurosi.

    Ora sto imparando a star zitto, a pedalare nei luoghi più strani e comincio a godermi il panorama e la brezza fresca sul volto con il mio delizioso compagno di viaggio, la mia potenza superiore!!

    ….E quando sono certo di non farcela più ...

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    Last Post by marcel53 il 11 April 2019
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